Home Future Edoardo Prati: chi è il tiktoker che canta la letteratura sui social, pure in latino

Edoardo Prati: chi è il tiktoker che canta la letteratura sui social, pure in latino

edoardo prati

All’interno dell’ampio e variegato popolo di TikTok, come raccontiamo ogni settimana su True-News.it, ci sono tanti nuovi mostri,  che sono un piccolo spaccato di… ordinaria mostruosità del nostro Paese, ma anche tanti casi virtuosi di come il social di origine cinese possa essere utilizzato per fare, per esempio, divulgazione su argomenti difficili, materie scolastiche e antichi mestieri. E così, ecco a voi Vincenzo Schettini, professore rock che insegna la fisica su TikTok, Lorenzo Baglioni, che trasforma in rap la Costituzione e la grammatica italiana, e Raffaele Piscitelli, alias Califfo, che tramanda l’arte del legno ai giovani di oggi. New entry in questo panorama è Edoardo Prati, giovani tiktoker che canta la letteratura sui social, e lo fa pure in latino: chi è?

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Chi è Edoardo Prati: età e fidanzata

“Curate ut valeatis”, ovvero “fate in modo di stare bene”: lo dice spesso Edoardo Prati ai suoi quasi 170.000 follower su TikTok, a cui si aggiungono 2,8 milioni di ‘mi piace’. Lui, 19enne riccioluto con gli occhiali, è un giovane studente bolognese che ha l’aria da bravo ragazzo, o da secchione della classe, ma si capisce subito che è uno di quei compagni di banco che sanno fare squadra anziché far pesare i loro voti in pagella. 

Il suo profilo è dedicato alla divulgazione della letteratura, sia tra i suoi coetanei sia tra gli adulti, che lo seguono numerosi, perché sa far riscoprire grandi classici che magari a scuola non si sono voluti studiare per la loro apparente pesantezza: al contrario lui, con la sua leggerezza, sa rendere piacevole una versione di latino o un’analisi di un testo in prosa. 

Edoardo Prati è fidanzato con Isabella, sul braccio si è tatuato una frase di Fabrizio De André (“Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti”), tratta dalla “Canzone del maggio”, e in terza superiore è stato rimandato proprio in latino. “Quell’età particolare dei 15, 16, 17 anni ti porta un po’ a non impegnarti – ha raccontato in un’intervista al settimanale Oggi -. Isabella mi ha aiutato a ripetere, è stato il momento in cui ci siamo uniti di più in senso di amicizia e poi le cose si sono evolute”. 

@edoardoprati_

Ho voluto provare con Virgilio, ho fatto anche Lucrezio se vi andasse di ascoltarlo❤️

♬ suono originale – Edoardo Prati

Tutto è cominciato nel 2022 come “metodo per ripetere”: “Mi ero reso conto che se fossi riuscito a riassumere in 60 secondi di video il contenuto di una interrogazione avrei ‘posseduto’ quei concetti. L’ho fatto per me, per i ragazzi che studiano come me. Siamo in tanti”. E ancora: “Il mio profilo dimostra che, sebbene questa generazione, in linea di massima, non sia interessata alla letteratura ‘scolastica’, se le dai spunti è la prima che ha il desiderio e il bisogno di conoscere sé stessa”. Sì, perché poeti e scrittori, secondo Edoardo Prati ci aiutano a mettere in una fila ordinata di parole i pensieri che abbiamo, ma a cui non riusciamo a dare voce. 

Edoardo Prati porta la letteratura su TikTok 

Catullo, Seneca, Tasso, Dante, Virgilio, Cornelio Nepote, Giacomo da Lentini… Questo è il pane quotidiano di Edoardo Prati. Basta aprire il suo profilo per sentirlo cantare un grande classico oppure ascoltarlo parlare fluentemente in latino. Per ogni tema di attualità, il giovane tiktoker ha un autore, e un relativo messaggio, da proporre. Per esempio, parliamo di salute mentale: un tema per la cui comprensione ci può venire in aiuto Torquato Tasso, che nella sua vita arriva alla follia e al delirio, scaturiti dalla sua malinconia. Poi possiamo parlare di felicità, chiedendoci con Seneca quale sia il suo senso: “Abbiamo un’enorme dipendenza dalle cose belle che ci succedono”, come scrive nel suo ‘Vita beata’. “La felicità è sapersi servire dei doni della sorte senza diventarne schiavo”.

E poi c’è il grande tema dell’amore, su cui Edoardo Prati torna spesso, essendo un grande tema della letteratura di ogni epoca, e dell’educazione sessual-sentimentale che andrebbe fatta nelle scuole sfruttando la letteratura. Tesi che ha sollevato una certa attenzione mediatica: “Per esempio, si parla sempre delle lettere d’amore che Catullo inviava a Clodia, ma allo stesso modo si dovrebbero leggere in classe le missive che scriveva al giovane Giovenzio, che non ci sono nelle antologie di scuola”, sostiene il giovane tiktoker. “’I tuoi occhi pieni di miele, se qualcuno me li lasciasse baciare…’: vi rendete conto di come una fase di questo tipo avrebbe legittimato anche la modernità?”, sottolinea Edoardo Prati. E conclude: “C’è una responsabilità nell’insegnamento che è quella di insegnare tutto, nel modo più onesto possibile”. Curate ut valeatis.