Home Facts Claudia Koll, chi è l’ex attrice che ha scoperto la fede: vita privata, carriera, figli

Claudia Koll, chi è l’ex attrice che ha scoperto la fede: vita privata, carriera, figli

Chi è Claudia Koll

Chi è Claudia Koll, ex attrice oggi missionaria e volontaria: cosa sappiamo di lei? Dalla carriera tra cinema e tv alla scoperta della fede, scopriamo qualche informazione in più sul suo conto.

Chi è Claudia Koll, vita privata e carriera dell’ex attrice

Nata a Roma il 17 maggio 1965, Claudia Koll, all’anagrafe Claudia Maria Rosaria Colacione, ha 58 anni ed è nota tra il pubblico italiano per il suo passato di successo come attrice di cinema e tv. Dopo aver studiato Medicina per quattro anni, si lancia nel mondo del teatro, seguendo corsi di recitazione e ottenendo le sue prime parti. Fa il suo esordio come protagonista sul grande schermo nel 1992, quando viene scelta da Tinto Brass per il suo Così fan tutte.

È l’inizio di una lunga carriera di successo per Claudia Koll, spesso nel ruolo di femme fatale. Tra i suoi film più noti ricordiamo Miracolo italianoUomini sull’orlo di una crisi di nervi, Cucciolo Petali di rosa. Koll appare anche in molti prodotti televisivi, come le miniserie Il giovane MussoliniLinda e il brigadiere, Valeria medico legale San Pietro, nonché i film Maria Goretti e Una cosa in mente – San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Nel corso della sua carriera partecipa inoltre a diversi programmi televisivi come Viva le italiane Mai dire goal. Nel 1995 conduce il Festival di Sanremo al fianco di Pippo Baudo ed Anna Falchi.

La conversione religiosa e l’impegno apostolico: “Il diavolo mi ha stritolata”

Negli anni Duemila, la vita di Claudia Koll ha subito una svolta importantissima. In quegli anni l’attrice si è riavvicinata alla fede cattolica dopo un lungo periodo di lontananza. Comincia il suo percorso di riconversione accompagnando una sua amica al Giubileo del 2000, che si rivela un momento importantissimo per la sua vita personale e professionale. Negli anni successivi, infatti, partecipa a molti progetti televisivi di stampo religioso, per poi lasciarsi alle spalle definitivamente lo spettacolo per dedicarsi all’apostolato. Il suo percorso di fede la porta inoltre a ricongiungersi con i suoi genitori, dai quali si era allontanata anni prima. Nel 2005 fonda la ONLUS Le opere del Padre, dedicata a supportare le vittime di sofferenze fisiche e psicologiche, in particolare in Africa. Con la sua associazione benefica si occupa da anni anche dell’assistenza per i senza tetto.

Il diavolo mi ha stritolata.” -ha spiegato Claudia Koll a Pierluigi Diaco durante una puntata di Ti sento– “Io sono stata aggredita fisicamente, questo sì. Mi è salito sul corpo e mi ha stritolata e mi ha detto che era la morte, che era venuta per uccidermi. Quindi era uno spirito, non l’ho visto, lo spirito non si vede. Però si sente e ho sentito anche l’odio che ha nei confronti dell’uomo e del corpo dell’uomo, l’accanimento che ha. E in quel momento io penso sia stato Dio stesso ad aiutarmi. Ricordai di un film che avevo visto da ragazzina, appunto i primi film da adolescente quando andavo al cinema: L’esorcista. Mi ricordai che il sacerdote teneva fra le mani il crocefisso e quindi presi il crocefisso fra le mani e gridai il Padre Nostro. Io penso che mi ha ispirato Dio perché nel Padre Nostro noi diciamo ‘Liberaci dal Male”.

Vita privata: chi sono i figli di Claudia Koll, Nathaniel e Jean Marie

Claudia Koll è la madre di due figli adottivi, Jean Marie e Nathaniel: “Sono mamma affidataria. Jean Marie vive con me da quando aveva sedici anni e ora ne ha trenta. Nathanael ha sei anni. Hanno cambiato la mia vita come tutti i figli la cambiano alle madri. Sono un dono di Dio“. Jean Marie è originario del Burundi ed è arrivato in Italia da adolescente. Il giovane era molto malato e fu costretto a sottoporsi ad un intervento ai reni. Oggi, anche grazie al supporto di Claudia Koll, è riuscito a superare i suoi problemi di salute. Jean Marie è ancora in contatto con la sua madre biologica alla quale è molto legato: “Non ce la fa, ma non mi dispiace perché lo capisco. Jean Maria ha la mamma in Burundi che sente spesso e quindi è onesto che chiami lei mamma e non me. Io e Jean Marie preghiamo spesso insieme. Sono stati anni difficili, aveva bisogno di cure mediche e non era facile per me compiere le scelte giuste. Tutte le decisioni le ho prese pregando e ho avuto anche dei segni speciali e bellissimi che solo la fede ti fa leggere”.