Secondo gli studi attualmente disponibili i malati oncologici sono una delle categorie di individui a maggior rischio di sviluppare forme gravi della malattia in caso di contrazione del Covid-19. Stando ai dati contenuti nel registro Covid-19 and Cancer Consortium, la mortalità dei soggetti oncologici colpiti dal virus varia infatti dal 5 al 61% a seconda del tipo di tumore (una metanalisi ha calcolato una media del 26%): quelli più a rischio sono coloro che hanno una malattia oncologica ematologica, cancro del polmone o forme già metastatizzate.

Vaccino Covid ai pazienti oncologici: le modalità
Prima di decidere di sottoporsi al vaccino il paziente dovrà comunque effettuare una valutazione con il proprio medico (medico di medicina generale e/o oncologo-ematologo) e, se il parere sarà positivo, con il medico vaccinatore presente nell’hub vaccinale di competenza.
Chi ha ricevuto una diagnosi di cancro da più tempo o ha già interrotto le cure potrebbe rispondere bene anche ai sieri Oxford-AstraZeneca e Johnson & Johnson.
Quale priorità per i malati di tumore?
Il piano vaccinale del governo ha individuato come categorie prioritarie per la somministrazione del vaccino medici e infermieri, il personale e gli ospiti delle rsa, gli over 80, le persone dai 60 ai 79 anni e la popolazione con almeno una comorbidità cronica tra cui i malati oncologici. Si legge infatti che in quest’ultima categoria rientrano “i pazienti con malattia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione, i pazienti oncologici e oncoematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure”.
Quando vaccinarsi?
I malati di cancro in terapia che verranno chiamati per la vaccinazione dovranno discutere con il proprio medico quando sottoporsi all’iniezione in base al tipo di farmaco che stanno assumendo. Per coloro che hanno appena ricevuto una diagnosi di tumore è consigliabile vaccinarsi prima di iniziare le cure antitumorali: se queste sono già cominciate non sono comunque una controindicazione alla vaccinazione.
Dove prenotare il vaccino?
Essendo la prenotazione dei vaccini demandata alle regioni, ogni territorio sta procedendo per conto proprio utilizzando piattaforme differenti. In ogni caso la segnalazione alle autorità sanitarie passerà attraverso i centri di cura, gli unici autorizzati a inserire i nomi nelle liste vaccinali. Saranno poi le strutture a chiamare i pazienti per informarli su tempi e modi della vaccinazione. Si consiglia comunque di recarsi sul sito che la propria regione utilizza per gestire le prenotazioni in modo da visionare ulteriori dettagli.
Oltre al malato oncologico verranno poi vaccinati anche i conviventi, in modo da ridurre ulteriormente il rischio contagio. Dalla priorità sono però esclusi i cosiddetti “survivor”, cioè coloro che non sono più in terapia da diversi mesi e il cui sistema immunitario ha ripreso a funzionare anche se non sono trascorsi cinque anni dalla fine delle cure. La senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli ha a tal proposito annunciato di aver presentato un emendamento per chiedere che anche loro siano inseriti tra le categorie vulnerabili e possano ottenere il vaccino con le stesse modalità a cui possono accedere gli altri.