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Covid Natale 2021: come sarà? Contagi, regole, spostamenti

Covid Natale 2021

Covid Natale 2021: come si potranno organizzare le prossime feste natalizie. Quali regole da seguire per possibili viaggi, i contagi come condizionano e dove sarà obbligatorio il green pass.

Covid Natale 2021: contagi

Secondo il sottosegretario alla Salute, Pier Paolo Sileri, non ci saranno problemi rispetto ai contagi nel periodo natalizio: Vivremo un Natale libero. I casi continueranno a crescere ancora un po’. Grazie alla carta verde non subiremo restrizioni”.

Lo strumento indispensabile nel periodo natalizio sarà il Green pass, che il governo pensa di mantenere obbligatorio per svolgere la maggior parte delle attività fino a giugno. Lo stato di emergenza, in scadenza il 31 dicembre, potrebbe invece essere prorogato fino a marzo e questo comporta, ad esempio, la possibilità di limitare il turismo dall’Italia verso Paesi ad alto rischio pandemico.

Covid Natale 2021: regole per alberghi, ristoranti e piste da sci

Per alloggiare in albergo non serve avere il Green pass mentre per pranzare e cenare all’interno di esso, si configurano due diverse situazioni. Nel caso che l’hotel offra servizio di ristorazione esclusivamente ai clienti dell’albergo, è possibile accedere anche senza la carta verde Covid, anche nel caso di sala al chiuso. Se, invece, l’hotel offre servizio di ristorazione non solo ai clienti dell’albergo ma anche a quelli che non alloggiano all’interno di esso, è necessario.

In Italia, in montagna, il Green pass è obbligatorio per accedere agli impianti di risalita: “Funivie, cabinovie e seggiovie, qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento, con finalità turistico-commerciale e anche ove ubicate in comprensori sciistici, senza limitazioni alla vendita dei titoli di viaggio”  Il “Protocollo riapertura delle aree sciistiche e per l’utilizzo degli impianti di risalita”, firmato il 22 settembre a Milano dalla Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi), dall’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (Anef), da Federfuni, Amsi e Colnaz introduce già l’obbligo di green pass per accedere agli impianti di risalita, fissando la capienza delle seggiovie al 100%, limitata all’80% se utilizzate con chiusura delle cupole paravento. Capienza ridotta all’80% anche per cabinovie e funivie. Previsto anche l’obbligo di mascherine chirurgiche o Ffp2 negli spazi comuni e sugli impianti.

Covid Natale 2021: spostamenti

Nel nostro Paese, non c’è alcuna limitazione per i viaggi. Obbligatorio il Green pass per imbarcarsi su aerei, navi, traghetti per trasporto interregionale (esclusi i collegamenti nello Stretto di Messina), treni di tipo Intercity e Alta Velocità, autobus per il trasporto interregionale, autobus per servizi di noleggio con conducente.

Per quanto riguarda le vacanze all’estero è necessario controllare frequentemente le liste stilate dal ministero degli Esteri e della Salute. Col Green pass, sono consentiti gli spostamenti dall’Italia verso gli altri 26 Stati membri dell’Ue. Al rientro è però obbligatorio compilare il modulo EU Dplf. Senza Green pass sono necessari 5 giorni di autoisolamento al ritorno e tampone alla fine di questo periodo. Si potrà dunque viaggiare verso: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse Far Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (incluse Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (incluse isole Canarie e altri territori nel continente africano), Svezia, Ungheria. Con le stesse modalità si potrà andare in altri Stati europei: Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera, Repubblica di San Marino, Città del Vaticano, Andorra e Principato di Monaco. Ma se queste sono le regole previste dall’Italia e, quindi valide, per il rientro nel nostro Paese, ogni Stato ha le proprie norme per l’ingresso di viaggiatori stranieri.

Diverse le regole per quanto riguarda i Paesi nell’elenco D: Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Kosovo, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Qatar, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche sull’isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo), Repubblica di Corea (Corea del sud), Ruanda, Singapore, Stati Uniti, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Hong Kong e Macao. Per il rientro in Italia da questi Stati è necessario: esibire il modulo EU Dplf, un tampone negativo a 72 ore (48 per il Regno Unito), isolamento fiduciario di 5 giorni e ulteriore tampone trascorso il periodo (voli Covid teste esclusi). Chi ha completato il ciclo vaccinale e può esibire un tampone negativo all’ingresso non dovrà osservare l’isolamento di 5 giorni.

Per i Paesi citati nell’elenco E, ossia gli Stati non indicati nelle altre liste, gli spostamenti in entrata e in uscita sono autorizzati solo per in presenza di precise motivazioni (lavoro, studio, salute, urgenza, rientro al domicilio) secondo le regole vigenti nel paese di destinazione. All’ingresso in Italia da questi paesi resta obbligo di plf, tampone a 72 ore, isolamento fiduciario di 10 giorni e tampone al termine.