Home Sports C’è la crisi, ma i manager del calcio fanno affari (e guadagnano sempre di più)

C’è la crisi, ma i manager del calcio fanno affari (e guadagnano sempre di più)

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La crisi ha colpito duro il calcio italiano, ma oltre ai giocatori anche i dirigenti sembrano non essersene accorti. Non solo non hanno tagliato i propri stipendi, operazione tentata senza successo per mesi anche con le proprie stelle salvo poi doversi accontentare delle briciole, ma le buste paga della stagione scorsa sono risultate più pesanti di quella precedente. Un paradosso, se si considera come il 2019-2020 sia stata l’ultima annata calcistica prima del diluvio (condizionata dal Covid solo da marzo in poi), mentre quella scorsa passerà alla storia come quella dei passivi da record nei bilanci dei club di tutto il mondo.

Quanto guadagnano i manager del calcio italiano

Eppure la lettura della classifica dei compensi pubblicata da Calcio e Finanza, estrapolati dai conti economici depositati a fine stagione, suscita più di qualche perplessità. Prendendo in considerazione le società più importanti del panorama calcistico italiano (Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio e Napoli) emerge che i compensi ai dirigenti sono cresciuti in un anno del 16% toccando quota 12,7 milioni di euro.

Una curva in netta controtendenza con il contesto in cui è sopravvissuto a fatica il pallone e con l’aggravante che il più ‘ricco’ di tutti è fuori da questo elenco perché si tratta del presidente e proprietario dell’Hellas Verona Maurizio Setti con 3,15 milioni di euro lordi dichiarati a bilancio.

Dopo di lui l’ormai ex capo dell’area sportiva della Juventus, Fabio Paratici, con lo stipendio da 2,6 milioni di euro netti superiore a quello degli stessi Andrea Agnelli (512mila euro) e Pavel Nedved (436mila). Quindi l’ex amministratore delegato della Roma, Mauro Baldissoni, con 1,5 milioni di euro che dovrebbero essere anche il compenso di Beppe Marotta con l’Inter, unico dato tra questi a non avere il sigillo dell’ufficialità. Seguono Paolo Scaroni (presidente Milan) e Claudio Lotito (Lazio) con 600mila euro. Nel caso del numero uno biancoceleste si tratta della seconda volta consecutiva che si assegna uno stipendio per il suo ruolo dentro la Lazio.

Discorso a parte per il Napoli, che tradizionalmente distribuisce compensi ai componenti del consiglio d’amministrazione che per larga parte corrispondono a famigliari di Aurelio De Laurentiis. Una consuetudine che ha portato diverse critiche al patron, anche se va ricordato come la sua gestione abbia preso la società dal fallimento e l’abbia riportata nei piani alti del calcio italiano. In ogni caso, il dato alla voce compensi per dirigenti nella stagione 2020-2021 è di 2,2 milioni di euro, anche in questo caso in crescita rispetto all’annata precedente.

Foto in alto: RF._.studio da Pexels