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Superbonus 110% prorogato: fino a quando, cosa cambia

Superbonus 110% proroga 2023

Superbonus 110% prorogato: novità riguardo la tipologia di bonus così come le sanzioni previste per i professionisti. Le modifiche saranno progressive nel corso dei prossimi anni.

Superbonus 110% prorogato: fino a quando

Arrivano notizie positive riguardo il Superbonus 110%: sono previste delle proroghe in merito a questa tipologia di bonus.

Il Superbonus 110% beneficia di una proroga lunga addirittura sino al 2025. Sino al 2023 il Superbonus vale il 110%. Ma poi comincia a scendere. Infatti nel 2024 il bonus scende al 70% e l’anno dopo, il famoso 2025 varrà solo il 65% delle spese messe in campo. 

Il governo ha approvato il decreto legge “Misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia e sull’elettricità prodotta da impianti da fonti rinnovabili” . Il provvedimento interviene per sbloccare il processo di cessione del credito 2022 del superbonus 110 e dei bonus edilizi.

Superbonus 110%: cosa cambia

L’ultima legge di bilancio in effetti ha stabilito che per le aree colpite da sisma la proroga sarebbe arrivata a valere il 110% fino a tutto il 2025. Nella risposta si può leggere che la proroga lunghissima del 110% sino al 2025 ha come condizione quella di essere in una delle aree colpite dal sisma, ma anche quella di aver effettivamente subito danni dallo stesso evento. 

Inoltre, ci sono novità anche per le sanzioni per i professionisti. Il decreto infatti prevede che: “ll tecnico abilitato che, nelle asseverazioni, espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso oppure attesta falsamente la congruità delle spese è punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata.

Le nuove misure dovrebbero entrare in vigore già a partire dalle comunicazioni sullo sconto in fattura o la cessione del credito inviate alle Entrate già a partire dal 1º maggio 2022.

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