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Dipendenti pubblici in presenza, dal 15 ottobre stop allo smartworking. Draghi firma il Dpcm

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Dipendenti pubblici in presenza: dal 15 ottobre i dipendenti pubblici torneranno in ufficio. Il premier Draghi ha firmato il Dpcm che prevede che “la modalità ordinaria di lavoro nelle Pubbliche amministrazioni torna ad essere quella in presenza”.

Dipendenti pubblici in presenza, dal 15 ottobre stop allo smartworking

Dal 15 ottobre stop allo smartwoking. Circa 3 milioni e 200mila dipendenti pubblici dovranno rientrare in presenza in ufficio.

Restano in vigore tutte le norme di sicurezza anti Covid e l’obbligatorietà del green pass per poter accedere ai luoghi di lavoro. Dal 15 ottobre scatterà infatti l’obbligo del certificato verde per accedere a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati. È quanto prevede la bozza del decreto legge: “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid-19 e il rafforzamento del sistema di screening”. Quello per l’estensione dell’obbligo di Green pass in tutti i luoghi di lavoro è «un decreto per continuare ad aprire il Paese»ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Dipendenti pubblici in presenza, Draghi firma il Dpcm

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm sulla base del quale dal 15 ottobre la “modalità ordinaria” di lavoro nelle pubbliche amministrazioni sarà in presenza e spetterà alla Pa assicurare che questo avvenga in condizioni di sicurezza e nel rispetto delle misure anti Covid”.

La decisione di tornare a lavorare in presenza si base anche sui nuovi dati sull’incidenza dei contagi, in netta discesa e sotto la soglia di rischio dei 50 casi per centomila abitanti. Il nuovo dato registra 45 casi per centomila (la scorsa settimana era a 54, quella precedente a 64).

Dipendenti pubblici in presenza, Brunetta: “Il rientro dovrà avvenire nel rispetto delle misure”

Il ministro Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta sottolinea che il rientro in presenza debba avvenire in sicurezza:” Il rientro dovrà avvenire nel rispetto delle misure di contrasto al Covid-19″. I

l ministro Brunetta ha chiarito che il ritorno in presenza dovrà essere “coerente con la sostenibilità del sistema dei trasporti”. Per evitare di concentrare l’accesso al luogo di lavoro nella stessa fascia oraria o di ingolfare i trasporti pubblici nelle ore di punta, “sarà consentita una più ampia flessibilità degli orari di ingresso e di uscita”, aggiunge il ministro.

Gli orari di entrata negli uffici saranno scaglionati come dichiara lo stesso Brunetta: “Prima chi lavora agli sportelli, poi chi sta dietro agli sportelli, nel back office, e in parallelo le amministrazioni centrali e periferiche”.

Una battuta del ministro Brunetta anche sul rapporto green pass- smartworking: “Chi sta sempre in smart working non deve avere il green pass, perché la certificazione serve per accedere ai luoghi di lavoro”, aggiungendo chelo smart working non può essere usato allo scopo di eludere l’obbligo di green pass”.