“Siamo soli contro tutti. Ecco perché vincere lo scudetto sarebbe un’impresa straordinaria”. Sembra di sentirlo Antonio Conte gridare queste parole per caricare i suoi giocatori negli spogliatoi di Appiano Gentile e cementare il gruppo. La società è assente e il progetto triennale interrotto sul più bello per mancanza di liquidità a causa degli stop governativi cinesi. Suning si è defilata tra stipendi in ritardo e complicanze societarie. Il futuro del club resta una incognita.

Qualche mal di pancia e mugugno c’è stato da parte dei suoi calciatori. Inutile nasconderlo. Vero che si tratta di professionisti milionari, ma non avere certezze sul proprio futuro preoccupa e non poco. In tutte le categorie e a ogni livello. Così come la questione emolumenti da percepire trimestralmente last minute onde evitare penalizzazioni.
La miglior polizza sul futuro ai calciatori l’ha data proprio il tecnico salentino. Fuori da Champions e Coppa Italia ai primi di febbraio. Ora resta solo il campionato: da vincere a tutti i costi. Sarebbe la più bella delle rivincite per Conte, che aveva scelto l’Inter 20 mesi fa per le ambizioni di un progetto che sembrava superiore a quello palesato dalla Roma del fratello di calcio Petrachi.