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Champions League, Tottenham-Milan, probabili formazioni

Champions League, Tottenham-Milan, probabili formazioni

Il ritorno degli ottavi di finale di Champions League si pregusta scoppiettante. Da un lato Conte e dell’altro Pioli, due correnti di pensiero diverse e due squadre con un trascorso differente. L’andata, a San Siro, ha permesso ai padroni di casa di sorridere, seppur per una sola rete di differenza. Di seguito le probabili formazioni di Tottenham-Milan, gara valevole per il passaggio del turno ai quarti di coppa.

Probabili formazioni di Tottenham-Milan

La coppa dalle grandi orecchie è sicuramente il trofeo più ambito di tutti a livello europeo e il Milan lo conosce molto bene. I rossoneri, però, da anni non riescono a raggiungere l’atto conclusivo ed alzare al cielo la Champions League. La storia degli Spurs è molto diversa, essendo il club inglese quasi acerbo, contando una sola finale (nel 2019), tra l’altro persa.

Due compagini con un trascorso completamente diverso, ma che si ritrovano a giocare per il medesimo obiettivo: il passaggio del turno. I padroni di casa dovranno però ribaltare l’1-0 dell’andata, mentre i rossoneri avranno il compito di gestire il match.

Ecco allora le probabili formazioni di Tottenham-Milan, gara che potrebbe regalare diverse sorprese:

TOTTENHAM (3-4-2-1): Forster; Romero, Lenglet, Davies; Emerson Royal, Hojbjerg, Skipp, Perisic; Kulusevski, Son; Kane.

Allenatore: Antonio Conte.

MILAN (3-4-2-1): Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori; Messias, Tonali, Krunic, T. Hernandez; B. Diaz, Leao; Giroud.

Allenatore: Stefano Pioli.

Stesso modulo per una partita che vedrà comunque due squadre attente, anche se i padroni di casa dovrebbero rischiare un po’ di più, partendo da una situazione di svantaggio. Si scende in campo Mercoledì 8 Marzo alle ore 21:00, terreno dell’incontro è il New White Hart Lane di Londra. Il match sarà disponibile su Amazon Prime Video per gli abbonati. Tra poche ore si conoscerà il destino dei rossoneri, ai quali viene chiesto il passaggio del turno visto che è l’unica competizione in cui può ancora dire qualcosa.