Home Politics Cinque cose che sono migliorate con la pandemia

Cinque cose che sono migliorate con la pandemia

Cinque cose che sono migliorate con la pandemia

Sempre per l’inguaribile ottimismo che mi anima, che mi spinge a trovare qualcosa se non di positivo, quantomeno di non eccessivamente negativo nella vita (pessima) che ci circonda vorrei evidenziare rispetto al passato le seguenti cose che mi riempiono di piacere.

1) Da Facebook è sparito il termine Pidiota. Sarà che con i cosìddetti Pidioti ci hanno governato tutti, specie il Movimento 5 Stelle che aveva inventato l’insulto, però è un gran sollievo non tanto per i Dem, ma per tutti quelli che si infastidiscono quando sentono insultare una parte rilevante del Paese solo perché non vota come loro.

2) E’ sparito da Facebook il termine “asfaltare”, “annullare”, “distruggere” e altri verbi generalmente usati da Scanzi&Co. Ecco come Toninelli asfalta Bonaccini, ve lo ricordate? Forse è stato perché Toninelli quando doveva non è riuscito a far asfaltare niente che adesso non si usa quasi più. Anche qui, tanto fastidio per chi pensa che la politica debba essere dialogo e non asfaltare, distruggere e annullare.

3) E allora Bibbiano. Anche qui, finalmente non se ne parla più. E allora Bibbiano niente. Non si fa politica con la cronaca, e con la giudiziaria, ed è una cosa che bisognerebbe tenere a mente.

4) Mola&Tosa&Delprete. Selvaggia Lucarelli li ha definiti “La bestiolina” della sinistra. Loro ci sono ancora, e vivaddio è una cosa giusta, perché c’è libertà di opinione. Però noto che usano meno i soliti “E niente”, “solo che basterebbe…”, le ripetizioni ossessive, il “Mica come Conte. Conte. Grazie presidente Conte”. Sarà perché non c’è più Conte, o perché al governo insieme ai loro beniamini c’è Salvini, pare abbiano perso un po’ la verve polemica. Devo dire che anche la sintassi di base se ne è giovata.

5) Salvini che mangia cose. Devo dire che è un po’ che non vedo foto del leader leghista che mangia questo e quello in giro per l’Italia. Un po’ mi fa sollievo, non fosse altro che ogni volta che vedo qualcuno mangiare mi viene fame.