Home Politics Beppe Sala, il combattente sul cui ring non sale mai nessuno veramente

Beppe Sala, il combattente sul cui ring non sale mai nessuno veramente

Beppe Sala, il combattente sul cui ring non sale mai nessuno veramente

Su True-News.it, che sebbene giovane è già assai bene informato, l’avevamo anticipato: Gabriele Albertini ha preso carta e penna e sta scrivendo a Libero. Una lettera, importante. E in assenza di segnale da Arcore, così come è stato, non poteva che essere una lettera di rifiuto. Potremmo andare a dire tante cose, adesso. La crisi del centrodestra, la vittoria scontata di Beppe Sala. In fondo, sono cose già lette e già viste. Invece, in questa sede, bisogna riconoscere che l’ex sindaco ha fatto la cosa più logica: perché mai correre quando il principale finanziatore (ovvero Berlusconi) non si sa che cosa voglia, e forse non vuole niente, perché mai correre quando il principale sponsor politico è tradizionalmente lontano dalle idee liberali di Albertini, perché mai correre se la Meloni e Fratelli d’Italia sono palesemente disinteressati?

E Beppe Sala? Non si può rilassare, guardando le cose freddamente. Perché? Perché la città sconvolta dalla pandemia globale è comunque piena di problemi magari non provocati da lui, ma che da lui chiedono una risposta. Ma sicuramente, senza relax (che peraltro fa sempre male all’attività politica e di ideazione), si può tranquillamente dire che ha decisamente chances in più, e un oppositore in meno. Il rischio adesso è di quello che è davanti alla porta vuota, e riesce a metterla fuori. Per chiunque abbia giocato a pallone, non è un rischio da poco.

Ma è un rischio anche per la città: il basso livello di tensione invita a rallentare, e invece Milano è una città contemporanea che deve sempre accelerare. Una cosa risulta davvero evidente, oggi. Mentre il centrodestra cincischia a centrocampo il sindaco prima incassa il dividendo politico del Salone del Mobile salvato in extremis (del resto, con chi dovrebbe dividerlo? chi c’è in campo oltre a lui?), e poi rimedia in un modo o nell’altro alla gaffe dei tifosi interisti in piazza Duomo, anche con lo sgombero di un campo rom. Sala è un combattente, questo è certo. E rende quando c’è qualcuno sul ring. Adesso che non c’è più nessuno, neppure il fantasma di Albertini, che cosa farà?