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Qual è la differenza tra armi chimiche e biologiche?

Differenza tra armi chimiche e biologiche

Differenza tra armi chimiche e biologiche? Con lo scoppio della guerra in Ucraina, si è iniziato a parlare di armi nucleari ma anche chimiche e biologiche, anche se quest’ultime sono vietate. Tuttavia, la Russia accusa gli Stati Uniti di fabbricare queste tipologie di armi da dare all’esercito Ucraino. In più, Mosca ritiene che il Governo ucraini stia fabbricando nei suoi laboratori armi biologiche.

Qual è la differenza tra armi chimiche e biologiche?

  • Le armi biologiche si basano su agenti patogeni già esistenti in natura come batteri, funghi, virus e altre tossine.

 

  • Per armi chimiche si intendono tutte le armi usate in guerra che utilizzano proprietà tossiche di alcune sostanze chimiche per uccidere, ferire o danneggiare il nemico.Ci sono gli agenti nervini, che agiscono per inalazione in pochi secondi o contatto. Inibiscono un enzima del sistema nervoso (acetilcolinesterasi) e causa problemi visivi, mal di testa, nausea, vomito, convulsioni, paralisi e morte.

    Gli agenti asfissianti, dispersi come gas, agiscono immediatamente e colpiscono le vie respiratorie. Quando inalati, questi agenti fanno sì che gli alveoli, le sacche d’aria nei polmoni, secernono liquido, essenzialmente annegando le persone colpite.

    Gli agenti blister sono una delle armi chimiche più comuni. Si tratta di sostanze oleose che agiscono per inalazione e contatto, colpendo gli occhi, le vie respiratorie e la pelle, prima come irritante e poi come veleno.

Armi chimiche e biologiche: vietate

Lo sviluppo e l’utilizzo di entrambe le armi sono vietate espressamente e in passato è stata chiesta la loro distruzione da parte delle potenze che presentavano queste tipologia di armi nel proprio arsenale.

La Convenzione sulle armi biologiche (Convention on Biological Weapons – BWC) vieta lo sviluppo, la produzione e la detenzione di armi batteriologiche (biologiche) e tossiniche (virus, batteri, microrganismi, spore, tossine) e impone la distruzione degli stock esistenti. Entrata in vigore nel marzo 1975, essa è il primo trattato multilaterale che vieta la produzione e l’utilizzo di un’intera categoria di armi. A oggi è stata ratificata da 183 Stati e firmata da altri 4″.