Home Facts Pietro Orlandi, documenti inediti rivelati: “Mia sorella Emanuela è stata portata lì”

Pietro Orlandi, documenti inediti rivelati: “Mia sorella Emanuela è stata portata lì”

Pietro Orlandi

Pietro Orlandi ha nelle sue mani documenti inediti sul caso della sorella Emanuela, scomparsa ormai da 40 anni. L’attenzione mediatica continua in questi giorni ad essere alta soprattutto dopo la riapertura del caso da parte del Vaticano.

Pietro Orlandi, documenti inediti rivelati sul caso di Emanuela

Pietro Orlandi continua a battersi mediaticamente per avere la verità sulla sorella Emanuela, scomparsa da 40 anni. Ospite anche della puntata di Chi l’ha visto? mercoledì 10 maggio, Pietro rivela dei documenti inediti. A Sky TG24 ha raccontato di una lettera, inedita, in cui l’Arcivescovo di Canterbury – scrivendo al Cardinale Poletti nel 1993, quindi dieci anni dopo la scomparsa di Emanuela – parlava direttamente della vicenda. Per Pietro non restano molti dubbi: “Ho motivo di credere che sia stata portata là. Di questa lettera ho abbastanza la certezza che sia autentica” .

Ecco cosa dicono di nuovo

“Cara Eminenza, sapendo che sarà per qualche giorno qui a Londra, mi sento in dovere di invitarla a farmi visita nei prossimi giorni per discutere personalmente la situazione di Emanuela Orlandi di cui sono a conoscenza. Dopo anni di corrispondenza, penso sia giusto discutere di una situazione di tale importanza personalmente. Mi faccia sapere se può servirle un traduttore personale o se nel caso la porterà con lei. Attendo la sua risposta nei prossimi giorni”. È questo il testo della lettera scritta dall’arcivescovo di Canterbury al Cardinale Poletti.

La lettera “è del 1993, quando Poletti non era già più vicario di Roma, ma era Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore. La lettera viene intestata proprio a questo nome”. Ci sono però anche altri indizi. “La cosa strana è che viene spedita in quel luogo a Londra che fa riferimento anche ai cinque fogli: Clapham Road”, dice Orlandi. “Io l’ho consegnata personalmente a Diddi e mi auguro che il Vaticano, da quando ho consegnato questa lettera, abbia ascoltato l’Arcivescovo.. perché è ancora vivo”, dice Pietro Orlandi