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Nikita Pelizon, polemica sul corso motivazionale: senza scopo di lucro ma costa centinaia di euro

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Polemica sul corso motivazionale di Nikita Pelizon, costa centinaia di euro. La vincitrice dell’ultima edizione del Grande Fratello Vip al centro di un vespaio per il suo progetto di coaching online Hunika Way.

Nikita Pelizon, è polemica per il suo corso motivazionale: costa centinaia di euro

Non c’è pace per Nikita Pelizon, al centro di un altro polverone mediatico dopo lo scontro con Matteo Salvini sulla famigerata proposta di legge sui taxi gratis per i festaioli ubriachi. La vincitrice dell’ultimo Grande Fratello Vip è stata coinvolta in un’altra polemica a causa del suo nuovo corso motivazionaleHunika Way. La modella ha proposto il suo nuovo progetto attraverso le sue storie Instagram, specificando che si tratta di un corso “senza scopo di lucro”, in cui condividerà i metodi con cui ha superato le sue paure e le sue ansie: “Dato che mi chiedete sempre come faccio ad essere così sorridente se un tempo vivevo con la depressione a braccetto, vi spiegherò proprio come io sono passata da essere insicura per i traumi del passato a essere intrappolata in me stessa”. 

Ciononostante, ha affermato che Hunika Way avrà un costo parecchio elevato: “Conosco bene tante delle vostre situazioni, non è a scopo di lucro. In molti pretendevano che fosse anche gratis. Ho deciso di mettervelo per le prime 24 ore a 97 euro invece di 247 euro. Avrete anche la possibilità di pagarlo con Klarna, così da dividere in tre rate il prezzo di 97 euro”. Questa tariffa comprenderebbe il corso, la chat telegram e una sessione live con Nikita stessa. L’ex gieffina ha incluso anche un altro pacchetto che include una sessione one on one con lei, all’esorbitante cifra di 457 euro, ridotti a 247 per le prime 24 ore. Tante le critiche ricevute da Nikita nei commenti, sia per le sue affermazioni contraddittorie che per l’intenzione stessa di gestire un progetto del genere: “Perché andare da qualcuno che si è fatto il mazzo sui libri per anni, quando si può andare da una che ha studiato all’università della strada? Che imbarazzo”.

Le critiche di Veronica Satti e Selvaggia Lucarelli, cosa hanno detto?

L’iniziativa di Nikita Pelizon ha generato reazioni gelide anche da parte di altre personalità del web e della tv. In prima fila c’è sempre Selvaggia Lucarelli che ha colto la palla al balzo: “A tutti quelli che mi stanno segnalando questa roba, rispondo una cosa semplice: da tempo i primi a sminuire la categoria degli psicologi sono gli psicologi stessi, con l’indignazione di quelli seri. TikTok frivoli, la psicoterapia sponsorizzata da influencer improbabili, le slide ricolme di banalità per spiegare fenomeni complessi, i voucher per i colloqui online venduti da personaggi ridicoli e molto altro ancora. Il risultato poi è questo. Chiunque ormai pensa di avere un livello di competenza accettabile“. 

Anche Veronica Satti, che da sempre ha a cuore il tema della salute mentale, si è detta indignata dal progetto dell’ex gieffina: “Studio psicologia e da 5 anni faccio “divulgazione” sulla salute mentale. Ho scritto un libro a riguardo, dove ho voluto assolutamente una postfazione clinica da due dottoresse una psichiatra e una psicoterapeuta. Non mi sognerei mai di fare corsi sulla depressione. Mi limito ad avere un approccio emotivo e prima mi consulto con la mia psichiatra per non creare trigger nei miei contenuti. Porto le skills che ho appreso in 4 anni di DBT (terapia dialettico comportamentale) che offre strategie per fronteggiare il grande dolore della disregolazione emotiva. Sono borderline e provo umilmente e in punta di piedi a portare qualcosa che possa abbattere lo stigma che permea la salute mentale. Ma lucrarci sopra è ai limiti dell’illegalità“.