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Nicoletta Romanazzi, chi è e cosa fa la “mental coach” di Marcell Jacobs

Chi è Nicoletta Romanazzi

Nicoletta Romanazzi è la mental coach di Marcell Jacobs, medaglia d’oro alle olimpiadi nei 100 metri. Nel suo studio nel quartiere Flaminio di Roma però sono già passati tanti atleti: dal calciatore Stefano Sensi al campione di apnea Fabio Russo, e da Viviana Bottaro, karateka della nazionale, al nuotatore azzurro Edoardo Giorgetti. Quella di Nicoletta è una carriera atipica, che comincia con una laurea in Economia per seguire le aspettative familiari e poi prende una svolta decisiva nel 2005. Ecco chi è la mental coach di Marcell Jacobs, Nicoletta Romanazzi.

Chi è Nicoletta Romanazzi, la mental coach di Marcell Jacobs

Se incontri un ostacolo trasformalo in un tuo alleato!“, è il suo motto. Nicoletta Romanazzi oggi ospita nel suo studio nella capitale i grandi sportivi italiani. Ma la sua carriera è nata quasi per caso, e neanche troppo tempo fa. In principio la mental coach si iscrive alla facoltà di Economia, nonostante nutrisse già un passione per la cura della mente degli atleti. Rimane comunque dietro la scrivania per altri dieci anni, nel ruolo di consigliera di amministrazione presso l’azienda di famiglia.

Poi, un po’ in quanto madre, un po’ per la sua particolare inclinazione, inizia a praticare sport coaching con le sue due figlie, atlete a buoni livelli di rugby ed equitazione. È il trampolino di lancio, che la porta subito dopo a frequentare un corso e a diventare a tutti gli effetti, nel 2005, sport e life coach, mental trainer e facilitatrice del respiro.

Il Curriculum Vitae della mental coach

La sua formazione come sport coach è indubbiamente ricca. Esperienze diverse, titoli anche all’apparenza sconnessi tra loro, ma che servono alla facilitatrice del respiro per avere tanti strumenti con cui aiutare gli sportivi. “Integro conoscenze e tecniche acquisite durante gli anni“, dice lei stessa, per lavorare ‘su misura’, cucire addosso ad ogni singolo atleta il proprio percorso. “Ogni percorso è unico, lo compiono loro stessi. Io svolgo il ruolo di facilitatore il cui primo proponimento è quello di renderli autonomi”.

Nel 2006 confonda la Scuola Skills – Laboratorio di meta-tecniche – con Max Damioli, Licia Consoli, Alberto Agnoletto ed Enzo Rocchi. Subito dopo prende un Master in Programmazione Neuro Linguistica a Londra, e l’anno successivo diventa direttrice a Firenze del centro FLY di HRD, esercitando come coach e manager. Nel frattempo Nicoletta Romanazzi continua a formarsi, e nel 2011 le viene rilasciato il certificato di Coach S.F.E.R.A. Solo un anno dopo ha già completato il Professional Training Course in Past Life Regression Therapy presso il The Weiss Insitute. Mentre nel 2014 si specializza in Problem Solving, Comunicazione e Coaching Strategico all’STC Nardone Group. Nel 2015 il grande passo: è finalmente iscritta ad Acol, il registro italiano di Coach professionisti. Ma non finisce qua, perché nel 2018 acquisisce il primo e secondo livello di ipnosi Ericksoniana al Milton H. Erickson Institute di Torino.

Nicoletta Romanazzi su Instagram

Nelle storie in evidenza su Instagram di Nicoletta Romanazzi c’è il campione olimpico Marcell Jacobs, con varie didascalie e hashtag. “In gara, come nella vita, si vince prima con la testa“, e “che squadra! Quando la testa può portarti alla vittoria”. “Abbiamo costruito uno staff intorno a me, adesso anche grazie alla mia mental coach sono più tranquillo e concentrato in gara”, ha spiegato a sua volta il neocampione olimpico Marcell Jacobs.

D’altronde il profilo social della mental coach è costellato di foto che la ritraggono con i suoi atleti, una vera squadra che lavora insieme puntando dritto all’obiettivo. Sciogliere i nodi interiori, superare blocchi e imparare a gestire il successo.

Su Instagram poi Romanazzi condivide con i suoi 8 mila fan dei video in cui spiega esercizi per la respirazione, parla di “pensieri negativi e paure“, di nuovi modi per affrontare gli ostacoli. Per lei infatti le parti fisiche, emozionali e mentali di ciascuno devono entrare in comunicazione perché si possa stare bene.