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Napoli, docente no green pass tiene lezione “libera” all’aperto

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Napoli, docente no green pass: Guido Cappelli, professore universitario di Letteratura italiana all’Orientale, tiene lezioni all’aperto per i no green pass.

Napoli, docente no green pass tiene lezione all’aperto

Napoli, il docente no green pass, Guido Cappelli, tiene lezioni all’aperto per tutti gli studenti no green pass. Il professor Cappelli insegna Letteratura italiana all’Orientale di Napoli. 

La lezione non si tiene nelle aule dell’ateneo ma nella Galleria Principe, con una cinquantina di studenti seduti a terra che ascoltano attentamente il professore. Oltre agli studenti, incuriositi ci sono passanti, fotografi e giornalisti. Microfono in mano, il professor Cappelli, si rivolge agli studenti, dedicando, in una lezione che ufficialmente parla dell’amore ma con un passaggio molto importante ai vaccini.

“L’obbligo di Green Pass ricorda i gerarchi nazisti”: uno dei messaggi del docente

Il professore Cappelli utilizza nella sua lezione i gerarchi nazisti per attaccare chi obbliga a vaccinarsi e ad avere il green pass: «Si parla di obbligatorietà, obbligatorietà. Per fame si può cedere all’obbligatorietà. Ma quando c’è un potere che sta dicendo che un figlio minorenne può andare a vaccinarsi, cioè a sottoporsi a un trattamento sperimentale (rpt, sperimentale) obbligatorio, da solo contro la volontà dei genitori come faccio a non ricordare che i gerarchi nazisti chiedevano la delazione ai figli dei padri? Come faccio a non ricordare la scena di Orwell il cui padre dice di essere stato denunciato dai figli? Come faccio?».

Il professore poi si rivolge anche ai giornalisti presenti: «Siamo qui come forma di protesta e testimonianza contro il meccanismo escludente del Green pass. Sia chiaro che questa non è un’operazione contro l’Ateneo che, anzi, si caratterizza per pluralismo, varietà di opinioni ma è una operazione contro i decisori politici che hanno promosso una misura che obiettivamente esclude una parte della popolazione studentesca».

Le sue lezioni sono rivolte, dice sempre il professore, «a tutti gli altri studenti ma anche alla città intera. Portare la letteratura all’aperto è un modo di far capire che essa è vita, è una chiave interpretativa dell’esistenza e facciamo un continuo andirivieni tra passato e presente».

Dietro di lui un grande cartello affisso a una vetrata: «Lezione libera e aperta a tutti. Università contro il Green pass». Sono andate in scena due lezioni ma continueranno, come è possibile verificare dal post di invito a partecipare all’evento pubblicato sulla pagina Facebook “Universitari campani contro il Green pass“.