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Università di Torino occupata: esplode l’hashtag “ciao rettore”

Università di Torino occupata

Università di Torino occupata: nella notte del 27 gennaio, un gruppo di studenti hanno protestato contro l’obbligo del green pass per accedere alla struttura. Una protesta che poi è dilagata in altri città ed Università.

Università di Torino occupata dai no green pass

Un gruppo di studenti no Green pass nella notte del 27 gennaio l’aula magna dell’Università di Torino. Il motivo dell’occupazione è la contrarietà all’obbligo di Green Pass per entrare nelle sedi universitarie. Gli studenti hanno presentato al rettore una lettera in cui spiegano le loro motivazioni: “Tra di noi ci sono studenti che hanno il green pass e anche la terza dose. Anche chi tra noi è vaccinato vuole entrare all’Università come cittadino avente diritti e non come persona che si è fatta tre vaccini. Noi non siamo no vax, pensiamo che debba essere una questione di scelta e non di discriminazione all’interno dell’Università”.

La situazione è al momento seguita con attenzione dai vertici della Questura e dell’Università. I manifestanti all’esterno hanno portato dei viveri a chi si trova ancora all’interno dando vita all’occupazione di protesta.

Cos’è l’hashtag “ciao rettore”

Nel frattempo, si è diffuso un hashtag dall’Università di Torino agli Atenei di altre città italiani. Da Roma a Firenze: sono tanti i ragazzi che postano una foto con l’hashtag “ciao rettore” condividendo l’idea della protesta contro l’obbligo del green pass per accedere alle strutture universitarie.