Home Facts Morto Berlusconi, lutto anche nel mondo del calcio: i 29 trofei della sua bacheca

Morto Berlusconi, lutto anche nel mondo del calcio: i 29 trofei della sua bacheca

Berlusconi

Morto Berlusconi, il lutto tocca anche il mondo del calcio. Dal Milan al Monza, sempre con l’idea di stupire, far divertire e vincere. Con i rossoneri il senatore della Repubblica italiana ha vinto (e non poco), portando in Lombardia giocatori di grande prestigio.

Il politico vanta infatti 29 trofei ottenuti.

Calcio in lutto per Berlusconi: i titoli con il Milan

Non solo poltica ed economia, ma anche sport e calcio. Era il lontano 24 Marzo 1986, data in cui Berlusconi approdò in rossonero per salvare una società che stava crollando, portandola al successo, fino al 13 Aprile 2017. Ben 31 anni ricchi di successi, gioie e qualche dolore. Senza dubbio grazie a lui il Milan ha conosciuto un periodo di enorme sviluppo e annate d’oro, come dimostrato dalle statistiche.

I 29 trofei ottenuti in 31 anni ne sono una prova. Di questi 26 con lui come presidente, tre nei panni di vicepresidente di Adriano Galliani.

Un palmarès da invidia:

  • 8 campionati di Serie A
  • 7 Supercoppa italiana
  • 1 Coppa Italia
  • 5 Champions League
  • 5 Supercoppa UEFA
  • 2 Coppe intercontinentali
  • 1 Coppa del mondo per club

Un ciclo vincente, il più vincente di sempre in casa Milan. Con Berlusconi in qualità di Presidente non sono mancanti né grandi calciatori, né grandi allenatori. Si possono infatti citare Ruud Gullit, Weah, Shevchenko, Kakà e anche Marco Van Basten. Tutti alieni che vinceranno il pallone d’oro, addirittura Van Basten lo conquisterà in tre occasioni.

Tra i mister si possono invece menzionare Arrigo Sacchi, Fabio Capello, Carlo Ancelotti e Massimiliano Allegri. Nomi di grande livello.

L’esperienza Monza

Dopo aver concluso la sua storia d’amore con il Milan, Silvio Berlusconi si è messo alla prova passando al Monza e permettendo al club brianzolo di rinascere completamente. Dalla Serie B alla promozione in Serie A, stagione in cui si è affermato tra le prime 20, dimostrando l’ottimo lavoro sia in chiave mercato che sulla scelta dell’allenatore: Raffaele Palladino a sostituire Stroppa.

Tutti nomi italiani tra i tecnici da citare, dimostrazione della grande attenzione che Berlusconi aveva nei loro confronti. Un uomo conosciuto non soltanto nell’ambito politico, ma anche sportivo e calcistico.