Home Facts Italia, i mugugni di Petagna contro Mancini: “Non mi ha mai chiamato”

Italia, i mugugni di Petagna contro Mancini: “Non mi ha mai chiamato”

Italia Petagna Mancini

Italia, lo sfogo di Andrea Petagna contro il CT Roberto Mancini: “Non mi ha mai chiamato, neanche per conoscermi”. L’ex punta del Napoli è frustrato dalla mancanza di chance in Nazionale negli ultimi anni: “Ho giocato tanto in A da quando c’è lui”.

Italia, Petagna si lamenta di Mancini: “Non mi ha mai chiamato”

Le prime partite dell’Italia nelle qualificazioni ad Euro 24 han portato risultati agrodolci. Da un lato sono arrivati i primi tre punti contro Malta e le prime reti di Mateo Retegui, in quel che si spera possa essere l’inizio di una lunga carriera in azzurro. Dall’altro la nuova Italia di Roberto Mancini è ancora un cantiere aperto, come dimostra la sconfitta con l’Inghilterra: c’è ancora tanto lavoro da fare. Ai dubbi sul campo si aggiungono i mugugni dei giocatori lasciati a casa, in molti infastiditi dalle attuali gerarchie del mister.

Primo tra tutti Andrea Petagna, centravanti del Monza in prestito dal Napoli, che dopo anni di esclusioni ha deciso di sfogarsi un po’ contro il CT in un’intervista concessa al Corriere della Sera. Mi dispiace non essere mai stato convocato da Mancini.” -spiega la punta 27enne- “Eppure da quando c’è lui ho avuto una buona esperienza a Bergamo, segnato tanti gol con la Spal e trovato il mio spazio a Napoli prima di arrivare al Monza. Non mi ha mai chiamato, nemmeno una volta, nemmeno per conoscersi e capire cosa posso dare“.

Petagna si autocandida: “Ho le qualità per giocare in Nazionale”

Nel corso dell’intervista, Petagna lamenta la mancanza di considerazione nei suoi confronti da parte di Mancini, che non lo ha mai convocato neanche per uno stage dall’inizio della sua esperienza sulla panchina azzurra, nel 2018. Il centravanti è convinto di avere i numeri giusti, pur non essendo un vero e proprio bomber: “Di gol ne ho realizzati tre ma ho anche servito cinque assist. Il mio tratto distintivo è giocare per la squadra: magari c’è chi non si vede per tutta la partita e poi segna, io sono convinto di avere qualità che possono essere utili alla Nazionale.