Home Facts Gordon Moore, chi era il co-fondatore di Intel morto a 94 anni: cosa dice la “legge di Moore”

Gordon Moore, chi era il co-fondatore di Intel morto a 94 anni: cosa dice la “legge di Moore”

Gordon Moore

Gordon Moore si è spento all’età di 94 anni ed era conosciuto per essere stato il co-fondatore di Intel. Famosa anche la cosiddetta “legge di Moore”, l’imprenditore ed informatico ha lasciato un grande vuoto nel mondo dei pc.

Gordon Moore, chi era il co-fondatore di Intel morto a 94 anni

Gordon Moore si è spento all’età di 94 anni. Lascia la moglie Betty Irene Whitaker, sposata nel 1950, i due figli Kenneth e Steven e quattro nipoti. Moore è stato un imprenditore ed informatico statunitense ma soprattutto cofondatore della multinazionale Intel nel 1968 con Robert Noyce. Era conosciuto anche come un filantropo, infatti nella sua vita, attraverso la sua fondazione, ha destinato più di 5 miliardi di dollari a vari progetti di beneficenza, per lo più legati alla conservazione dell’ambiente e alla scienza.

“Il mondo ha perso un gigante con Gordon Moore, uno dei fondatori della Silicon Valley e un vero visionario, che ha aperto la strada alla rivoluzione tecnologica”, ha twittato il CEO di Apple Tim Cook. “Gordon Moore ha definito il settore tecnologico tramite la sua intuizione e visione. È stato determinante nel rivelare il potere dei transistor e ha ispirato tecnologi e imprenditori nel corso dei decenni. Noi di Intel rimaniamo ispirati dalla Legge di Moore e intendiamo per perseguirla fino all’esaurimento della tavola periodica. […] Sono onorato dall’onore e dalla responsabilità di portare avanti la sua eredità”, sono le parole di Pat Gelsinger, attuale CEO di Intel.

Cosa dice la “legge di Moore”

Il guru della Silicon Valley è stato l’ideatore della “legge di Moore“. “Tutto quello che stavo cercando di fare era trasmettere quel messaggio, che mettendo sempre più cose su un chip avremmo reso tutta l’elettronica più economica, spiegò Moore in un’intervista del 2008. La previsione del 1965 si rivelò corretta, ma nel 1975 la modificò indicando il raddoppio dei transistor non più ogni anno, ma “ogni due anni per i successivi 10 anni”.

Mentre in un articolo del 1965 Moore scrisse che: “I circuiti integrati porteranno a meraviglie come computer domestici – o almeno terminali collegati a un computer centrale – controlli automatici per automobili e apparecchiature di comunicazione portatili personali”.

 

 

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