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Giovanni Allevi dedica un messaggio agli infermieri: “Mi avete salvato la vita”

Giovanni Allevi

Giovanni Allevi ha dedicato un messaggio agli infermieri pubblicando un video nelle scorse ore sui suoi social. Il compositore si trova ancora in ospedale per combattere la malattia che ha scoperto nel 2022.

Giovanni Allevi dedica un messaggio agli infermieri

Giovanni Allevi torna a parlare sui social della sua malattia e delle sue condizioni di salute. Il compositore, che sta combattendo la sua battaglia contro il mieloma multiplo, è tornato a parlare sui social. A 53 anni, ha annunciato di aver saputo di avere un tumore. «Ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa»L’annuncio del compositore del tumore è arrivato sui social attraverso un post“Non ci girerò intorno: ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa. La mia angoscia più grande è il pensiero di recare un dolore ai miei familiari e a tutte le persone che mi seguono con affetto. Ho sempre combattuto i miei draghi interiori in concerto insieme a voi, grazie alla Musica. Questa volta perdonatemi, dovrò farlo lontano dal palco. Giovanni”.

Nelle ultime ore il compositore ha pubblicato un video sui suoi canali social dedicando dolci parole agli infermieri che gli sono vicini in questa sua battaglia personale contro la malattia.

Le sue parole in un video sui social: “Mi avete salvato la vita”

“Sono venuto da voi spaesato, impaurito che la mia vita fosse appesa a un filo, dopo aver fatto la scoperta che il mio corpo purtroppo non è eterno, eppure mi avete accolto amorevolmente – dice rivolgendosi agli infermieri -. E allora si è sviluppato nel mio cuore un profondo senso di riconoscenza nei vostri confronti”. Il compositore prosegue ricordando un aneddoto della degenza in ospedale: “Ogni volta che entrava qualcuno a portarmi un medicinale o un antidolorifico, io mi ponevo una domanda: ma ti rendi conto che mi stai salvando la vita? E la risposta era umile, ‘io faccio solo un pezzetto’”. Per il musicista, “Ti salvava la vita non solo chi portava il farmaco, ma anche chi puliva il pavimento, chi rifaceva il letto o anche chi ti chiedesse cosa volessi mangiare a pranzo o a cena”. In ospedale, “tutto ciò che non è autentico crolla, non ha più senso. Oggi che è la vostra festa (La Giornata internazionale dell’infermiere ricorre il 12 maggio, ndr), voglio fare una riflessione. Sono un sostenitore della scienza, ma sappiate che una parola di speranza o un sorriso sono potenti come un farmaco”, conclude commosso il musicista.