Home Facts Fabio Grosso, come sta: la prognosi e zero arresti tra i tifosi violenti

Fabio Grosso, come sta: la prognosi e zero arresti tra i tifosi violenti

Fabio Grosso

Fabio Grosso è ancora scioccato dopo l’aggressione subita lo scorso weekend di campionato francese. L’allenatore italiano si trova sulla panchina del club del Lione.

Fabio Grosso, come sta: la prognosi

Fabio Grosso, ex Campione del Mondo e allenatore del Lione, è rimasto ferito dopo l’assalto degli ultras del Marsiglia al bus della sua squadra. Il coach e la sua squadra si stavano recando al Velodrome per un match di campionato, quando i tifosi hanno travolto il pullman con una sassaiola, rompendo i vetri del veicolo. Grosso e il suo vice, Raffaele Longo, sono stati travolti dai frammenti, riportando gravi ferite al volto. L’allenatore ha riportato una lesione sotto l’arcata sopracciliare sinistra, mentre Longo rischierebbe addirittura l’occhio.

A dare notizia della prognosi dell’allenatore italiano è il procuratore di Marsiglia: “Sono state aperte un certo numero di indagini e sono state arrestate un certo numero di persone. Tre fatti confermano la nostra intenzione: l’aggressione e il lancio di oggetti contro il pullman dell’OL, gli oggetti lanciati contro il pullman dei tifosi del Lione e i comportamenti razzisti nel parcheggio dei tifosi del Lione. Il più grave è sicuramente il primo: Fabio Grosso ha ricevuto un ITT di 30 giorni. Nessuna persona è stata arrestata in questa fase o si trova in custodia. Le indagini continuano. Il Lione non ha ancora sporto denuncia. Siamo già stati contattati dall’avvocato della LFP”.

Zero arresti tra i tifosi violenti

Fa scalpore ma non c’è stato nessun arresto dopo l’aggressione. Ecco cosa ha aggiunto sempre il procuratore di Marsiglia “Il secondo procedimento riguarda gli autobus dei tifosi del Lione. La polizia ha effettuato due arresti sul posto. Un uomo incappucciato è stato arrestato per aver lanciato una pietra contro l’autobus. Ci ha raccontato di essere stato colpito da un oggetto proveniente dall’autobus del Lione e di essersi vendicato. Il secondo uomo è stato visto lanciare un fumogeno in direzione dell’autobus. Anche lui riconosce la sua responsabilità e assicura anche che si è trattato di una ritorsione, di essere stato vittima a sua volta di un fumogeno. Il terzo caso è legato ai sostenitori del Lione nel parcheggio dello stadio. Alcuni hanno fatto saluti nazisti e grida di scimmie. Nessuno è stato arrestato”.