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Elena Cecchettin contro Salvini: il messaggio alle donne del padre di Giulia

Elena Cecchettin

Elena Cecchettin è la sorella di Giulia, la ragazza uccisa brutalmente dal suo ex fidanzato. Elena dopo l’arresto di Filippo Turetta ha scritto un post contro il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

Elena Cecchettin contro Salvini

Elena Cecchettin ha 24 anni ed è molto noto nota al pubblico italiano in quanto sorella maggiore di Giulia Cecchettin, ragazza 22enne sparita nel nulla l’11 novembre insieme al suo ex fidanzato Filippo Turetta e ritrovata morta una settimana dopo. Negli ultimi giorni Elena ha fatto molto parlare di se con i suoi sfoghi su Instagram per la perdita della sorella, vittima dell’ennesimo femminicidio.

In uno dei post si è scagliata contro Matteo Salvini dopo il messaggio del ministro: “Bene. Se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita”, ha scritto sui social il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. Ecco la risposta di Elena: “Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché ‘di buona famiglia’. Anche questa è violenza, violenza di Stato”, ha scritto Elena Cecchettin, sorella di Giulia, in una storia su Instagram. Nella storia, Salvini viene definito “ministro il cui partito (insieme a FdI che però ha scelto l’astensione) a maggio ha votato contrariamente alla ratificazione della convenzione di Istanbul. Così, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato”. 

Il messaggio alle donne del padre di Giulia

Tante le parole spese in tv e non solo dopo l’arresto di Filippo Turetta. In particolare, ha fatto rumore il messaggio rivolto a tutte le donne di Gino Cecchettin, padre di Giulia: “Guardatevi bene nella vostra relazione. Comunicare col papà, col fratello, con chiunque vi possa dare fiducia. Ma se avete anche solo il minimo dubbio che la relazione non sia quella che voi desiderate –  dice il papà di Giulia – comunicatelo, perché è solo in questo modo che avrete salva la vita, per non essere qui a celebrare di nuovo un altro femminicidio”. Io come padre ovviamente mi faccio delle domande, e purtroppo il tempo è passato. È troppo tardi adesso –  conclude –. Facciamo qualcosa per chi ancora ha la possibilità di restare qua”.