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Di cosa parla “Sali (Canto dell’anima)” di Anna Oxa, testo e significato

Di cosa parla Sali Anna Oxa

Di cosa parla Sali (Canto dell’anima) di Anna Oxa, testo e significato della canzone in gara a Sanremo 2023Scopriamo qualcosa in più sul brano portato all’Ariston dalla cantante italo-albanese.

Di cosa parla Sali (Canto dell’anima) di Anna Oxa? Testo e significato del brano

Anna Oxa è una dei 28 artisti in gara per il Festival di Sanremo 2023. L’amata artista italo-albanese è uno dei graditi ritorni della 73esima edizione della kermesse. Sarà infatti la sua 15esima partecipazione al Festival, a ben 12 anni dalla sua ultima apparizione. La cantante si presenta sul palco dell’Ariston con Sali (Canto dell’anima). Il brano copre temi profondi, in particolare l’importanza di superare ambiguità e falsità. Anna Oxa spinge uomini e donne ad essere onesti con i propri sentimenti, con i propri desideri. In altre parole, a trovare la libertà nella verità. Una canzone intrigante che il pubblico italiano è senz’altro curioso di sentire sul palco. Per quanto riguarda, invece, la sua esibizione nella serata cover, Anna Oxa è pronta a calcare l’Ariston al fianco del violoncellista Iljard Shaba.

Sali (Canto dell’anima), il TESTO

Il brano Sali (Canto dell’anima) è stato scritto da Anna Oxa in collaborazione con Kaballà e Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle. Fio Zanetti ha invece composto la musica. Il noto compositore prenderà sicuramente il ruolo di direttore d’orchestra durante l’esibizione della cantante. Ecco finalmente il testo completo del brano:

Bocche piene di falsità che nutre il mondo.
Mani prive di dignità, votate a Dio.
Sali, uomo, sali e dimentica.
Sali e ritorna alla (tua) nascita.

Occhi dell’ambiguità dei nostri tempi.
Vite frammentate senza verità.
Sali, donna, sali e resuscita.
Sali e ritorna alla (tua) nascita.

Libera l’anima,
Come rondini la sera.
Vola libera,
Nitida come il canto dell’anima.
Come stella dell’aurora,
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome.
Arca dell’umanità andata a fondo.
Cuori puri mangiati dall’avidità.

Sali e poi un’altra vita tu.
Vivrai, Vivrai, Vivrai,
Vivrai, Vivrai, Vivrai,
Vivrai, Vivrai, Vivrai.

Libera l’anima,
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è.
Sali… sali… Rosa… sali.

Come stella dell’aurora,
Di un mattino che non c’è.
E che non ha nome
Che non ha nome.

Nitida l’anima
Come stella dell’aurora
Di un mattino che non c’è
E che non ha nome.