Home Facts Consigliere comunale eletto con la Lega spara al socio in affari a Licata, in Sicilia.

Consigliere comunale eletto con la Lega spara al socio in affari a Licata, in Sicilia.

Consigliere comunale Lega

Gaetano Aronica, consigliere comunale di 48 anni eletto con la Lega, ha sparato al socio in affari 71enne. È accaduto a Licata, in provincia di Agrigento. Aronica aveva appena partecipato a una seduta consiliare al Comune. Subito dopo ha raggiunto il socio, per poi esplodere 4 colpi con la sua calibro 22, pur non possedendo il porto d’armi. La Lega: “Non è mai stato tesserato al partito”.

Consigliere comunale della Lega spara al socio in affari: la dinamica

Il consigliere comunale eletto con la Lega Gaetano Aronica aveva da mesi contrasti con il socio in affari sulla gestione dell’agenzia di onoranze funebri che condividono. I dissidi, di natura economica, si sarebbero aggravati nel corso del tempo, per poi culminare nella sparatoria a danno del 71enne.

Secondo le ricostruzioni, nella sera del 28 luglio, Gaetano Aronica aveva appena partecipato a una seduta al Comune di Licata. Raggiungendo via Grangela, il consigliere comunale della Lega ha inseguito il socio che era a bordo della sua auto, e ha sparato 4 colpi con la sua calibro 22. Solo un colpo però è andato a segno, riuscendo a ferire al braccio il collega. Quest’ultimo, soccorso dal 118, è stato trasferito all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata con una prognosi di venti giorni.

Intanto Aronica si è costituito, assistito dal suo legale, favorendo anche il ritrovo dell’arma durante la perquisizione dei Carabinieri. Su di lui, a piede libero, pendono adesso le accuse di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco.

I Carabinieri della Compagnia di Licata, però, continuano a indagare, coordinati dalla procura di Agrigento diretta da Luigi Patronaggio. L’aggressione potrebbe essere solo l’ultimo ed eclatante gesto di violenza operato da Gaetano Aronica. Qualche settimana fa, infatti, qualcuno aveva esploso una raffica di colpi contro le vetrate dell’agenzia di onoranze funebri, e gli investigatori non escludono che gli episodi possano essere collegati.