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Chi è Paolo Mondani, giornalista inviato di Report: casa perquisita dalla Dia, ecco perché

Chi è Paolo Mondani

Paolo Mondani è un giornalista professionista che ha lavorato per quotidiani italiani e network italiani ed esteri. Attualmente collabora anche con la trasmissione Report di Rai 3 condotta da Sigfrido Ranucci.

Chi è Paolo Mondani

Paolo Mondani, di professione giornalista professionista, dal 2007 è nella squadra di Report. Per la Rai, nel 1997, ha collaborato agli Speciali di Raidue e tra il 1999 e il 2002, ha lavorato come inviato per Circus, Raggio Verde, Sciuscià, Emergenza Guerra e Sciuscià edizione straordinaria. Nel 2003 è inviato e coautore di Report, su Rai Tre e nel 2006 collabora, come inviato, al programma di AnnoZero su Rai Due. Mondani ha vinto il Premio Federico Caffè 2016 e il Premiolino 2013.

Libri

Paolo Mondani è autore di diversi libri come Oltre la Cupola con F. Forgione (Rizzoli, 1994); Soldi di Famiglia (Bur Rizzoli, 2011) e Chi ha ucciso Pio La Torre con A. Sorrentino (Castelvecchi, 2012).

Casa perquisita dalla Dia, ecco perchè

Il personale dalla Dia di Caltanissetta, su mandato della Procura Nissena, sta eseguendo una perquisizione nell’abitazione dell’inviato di Report Paolo Mondani e nella redazione di Report. A darne comunicazione su Facebook è stato lo stesso frontman del programma Sigfrido Ranucci. “Il motivo – scrive il giornalista di Raitre su Fb – sarebbe quello di sequestrare atti riguardanti l’inchiesta di ieri sera sulla strage di Capaci nella quale si evidenziava la presenza di Stefano delle Chiaie, leader di Avanguardia nazionale, sul luogo dell’attentato di Capaci. Gli investigatori cercano atti e testimonianze anche su telefonini e pc”.

A breve è arrivata poi la replica del procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca, il quale ha spiegato che l’inchiesta sul contenuto della trasmissione Report di ieri (con la perquisizione eseguita dalla Dia nei confronti di “un giornalista che non è indagato“) punta a “verificare la genuinità delle fonti”. Il procuratore, sempre a tal proposito, ha sottolineato che la “perquisizione non riguarda in alcun modo l’attività di informazione svolta dal giornalista, benché la stessa sia presumibilmente susseguente ad una macroscopica fuga di notizie, riguardante gli atti posti in essere da altro ufficio giudiziario”.