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Aurora Ramazzotti, quando nasce il figlio? Ecco quanto manca al parto

Aurora Ramazzotti quando nasce figlio

Quando nasce il figlio di Aurora Ramazzotti, ecco quanto manca al parto. La gravidanza dell’influencer figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti si concluderà presto, cosa sappiamo? Dove nascerà il bambino?

Quando nasce il figlio di Aurora Ramazzotti, manca poco al parto

Manca ormai pochissimo al parto di Aurora Ramazzotti, che è ormai al nono mese di gravidanza. La nota influencer, figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti, è incinta del suo amato compagno, Goffredo Cerza. La gravidanza di Aurora è stata seguita con passione dai fan della coppia, che ora aspettano con ansia notizie sul bimbo in arrivo. Il parto è previsto entro la fine di marzo e i primi giorni di aprile. Secondo le indiscrezioni diffuse dai giornali di gossip, la coppia punta a far nascere il suo maschietto in una clinica in Svizzera. Pochi mesi fa, infatti, Aurora e sua madre sono state beccate proprio a Sorengo, impegnate a visitare la cosiddetta “clinica dei vip”, la Sant’Anna. Ormai il pancione della giovane influencer ha i giorni contati, per questo ha deciso di celebrarlo con una compilation di foto che documentano la sua bumpvolution.

 L’esperienza della gravidanza: “Un momento delicato e intimo, pieno di insicurezze”

In una recente intervista a Vanity Fair, Aurora Ramazzotti ha parlato della sua esperienza con la gravidanza, dei suoi dubbi e delle sue paure da neo-mamma. “Io d’istinto volevo la femmina.” -spiega la giovane, preoccupata all’idea di dover crescere un maschietto- “Non perché avessi una preferenza, ma perché ho molta paura di crescere un maschio. Sono una donna, ho visto crescere più sorelle che fratelli, avrei più esperienza. A una bambina potrei insegnare a difendersi da tutto quel che ho affrontato io”. Questi mesi sono stati pieni di sfide per lei: È un momento delicato, intimo, pieno di insicurezze. E non solo perché il primo trimestre è a rischio. Ci sono quelle che adorano essere incinte, come mia madre, e altre, come me, che fanno più fatica. Non è stato il periodo idilliaco che mi era stato dipinto, ero emozionata ma anche impaurita. Ed è doloroso parlarne perché ti senti sbagliata se manifesti questi pensieri. Mi dicevano che dovevo essere felice. La gente non accetta che tu possa vivere questa cosa in un modo diverso dall’entusiasmo“.