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Iran, Akbari impiccato: chi era l’ex viceministro e perché è stato giustiziato

Iran, Akbari

Iran, Akbari è stato giustiziato ed impiccato dal regime. In passato ha ricoperto il ruolo di viceministro della Difesa. Tuttavia, nei mesi scorsi era stato arrestato con accuse pesanti che pendevano sul suo nome.

Iran, Akbari impiccato: chi era l’ex viceministro

Alireza Akbari è stato viceministro della Difesa sotto la presidenza di Mohammad Khatami in Iran dal 1997 al 2005. Abari è stato il braccio destro dell’ex ministro della Difesa, Ali Shamkhani, e anche suo consigliere durante il suo servizio come comandante della Marina. Shamkhani è attualmente il segretario generale del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale (Snsc), dove Akbari aveva un posto nella sua segreteria.

Akbari è stato impiccato dal regime iraniano dopo la sua confessione: “Sono stato accusato di aver ottenuto informazioni top secret dal capo del Consiglio di sicurezza nazionale iraniano in cambio di una bottiglia di profumo e una maglietta durante l’amministrazione Rouhani”. Le sue parole registrate in un messaggio audio sono state diffuse dalla Bbc in lingua farsi.

Perché è stato giustiziato

Akbari è stato condannato a morte dopo essere stato giudicato colpevole di “corruzione sulla terra e per aver danneggiato la sicurezza interna ed esterna del Paese attraverso la trasmissione di informazioni”. Secondo l’intelligence iraniana, Akbari era stato arrestato nel marzo 2019 con l’accusa di “corruzione sulla terra e di aver agito per minare la sicurezza dell’Iran all’interno e all’esterno del Paese attraverso il trasferimento di informazioni al servizio di intelligence britannico, SIS (MI6), grazie al suo accesso a istituti sensibili”.

Il vice portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel, aveva criticato l’imminente esecuzione di Akbari. “Le accuse contro Ali Reza Akbari e la sua condanna all’esecuzione hanno motivi politici. La sua esecuzione sarebbe inconcepibile”, aveva detto. “Siamo molto turbati dalle notizie secondo cui il signor Akbari è stato drogato, torturato mentre era in custodia, interrogato per migliaia di ore e costretto a fare false confessioni”.

 

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