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Claudio Marchisio oggi: carriera nel calcio, politica, soprannomi, opinionista in Rai

Claudio Marchisio oggi: carriera nel calcio, politica, soprannomi, opinionista in Rai

Claudio Marchisio, ex calciatore bianconero, si è distinto negli ultimi anni in Rai come opinionista sportivo, e su questa rete sta commentando il mondiale in Qatar.

Una personalità pacata, equilibrata, telegenica e al tempo stesso affascinante, che ha una grande cura della sua immagine. Tanto che le donne, sul web e non solo, impazziscono per lui come se fosse un vero e proprio sex simbol.

Piccolo Lord e Principino: i soprannomi di Claudio Marchisio

Claudio Marchisio

Il fatto di presentarsi in Rai con la giacca azzurra, in segno di vicinanza agli azzurri nella semifinale Spagna-Italia, è solo un esempio su tutti. Tanto che due soprannomi che si porta dietro – che negli anni si sono stati appiccicati – sono Piccolo Lord e Principino (soprattutto per il suo modo di vestire).

Qualche anno fa in un’intervista al Corriera, proprio su questo tema, non si era per nulla nascosto. “Cerco sempre di vestire con raffinatezza – aveva commentato – a prescindere che sia in jeans e pullover piuttosto che in giacca. Come mi piaccio di più? Con un bel vestito, scarpe classiche, camicia e anche cravatta quando mi va” rivelando anche una passione per “andare dal sarto, scegliere i tessuti, discutere del taglio e dei dettagli. Bottoni compresi“.

Claudio Marchisio e la passione per la moda

La carriera calcistica di Claudio Marchisio

Ma chi è Claudio Marchisio? Torinese di nascita, la sua carriera calcistica ha inizio nelle giovanili della Juventus dove entra nel vivaio bianconero quando aveva appena 7 anni. Nato come attaccante (ruolo che ha ricoperto fino a quando aveva 16 anni) si è poi trasformato in un centrocampista avanzato in grado di ricoprire, a seconda dei bisogni della squadra, diversi ruoli con grande flessibilità.

Juventus, il grande amore di calcistico di Marchisio

Claudio Marchisio durante una partita con la Juventus

L’occasione per il suo esordio in prima squadra lo ebbe nel 2006 quando la Juventus, retrocessa in Serie B, vide molti dei giocatori di punta abbandonare lo spogliatoio. E se molti calciatori titolari lasciarono il lido bianconero, tanti giovani della primavera ebbero modo di passare in prima squadra. Ecco quindi che Didier Deschamps, tecnico nel 2006-2007 della Juventus, puntò anche su Claudio Marchisio tra i giocatori per rigenerare la squadra, retrocessa quell’anno in Serie B.

Da quella stagione in avanti Marchisio divenne una pedina fondamentale a centrocampo per i bianconeri, titolare fisso anche dopo il ritorno in Serie A. E a Torino, da protagonista, ha conquistato un campionato di Serie B, sette scudetti consecutivi (dal 2011-12 al 2017-2018), tre Supercoppe italiane (2012, 2013 e 2015) e quattro Coppe Italia consecutive (dal 2014-2015 al 2017-2018). La sua figura, anno dopo anno, accresceva il suo valore nello spogliatoio tanto è vero che, in più occasioni, ha indossato la fascia da capitano.

Claudio Marchisio e la stagione allo Zenit San Pietroburgo

Claudio Marchisio allo Zenit San Pietroburgo

Nell’anno 2018, scaduto il suo contratto con la Juventus, decide di trasferirsi allo Zenit San Pietroburgo, squadra russa con cui vinse anche il campionato. La sua permanenza allo Zenit, però, non su felice come quella alla Juve. Nell’aprile 2019 ebbe un infortunio al menisco del ginocchio destro che gli ostacolò il cammino nella squadra. Tanto che, pochi mesi dopo, decise di rescindere il contratto.

Claudio Marchisio e la Nazionale: tante presenze, nessuna vittoria

La permanenza di Claudio Marchisio tra gli azzurri, invece, ha visto inanellare una serie di delusioni a fronte delle numerose partite giocate (in nazionale maggiore conta in totale 55 presenze e 5 gol.).

Il risultato più importante raggiunto, senza dubbio, è stato la finale dell’Europeo 2012 quando l’Italia (guidata dal tecnico Cesare Prandelli) contro la Spagna perse malamente 4-0.

Per quando riguarda i campionati del mondo, invece, il primo che giocò fu quello del 2010 in Sudafrica (dove l’Italia venne eliminata al primo turno). Film che, in maniera simile, si ripetè nel 2014 in Brasile quando Marchisio venne convocato per partecipare ai mondiali da titolare. Gli azzurri però – nella fase a gironi – furono eliminati dal torneo dopo la sconfitta con l’Uruguay.

La seconda vita di Claudio Marchisio, da aspirante politico a commentatore tv

A causa anche degli infortuni, all’età di 33 anni, decise di ritirarsi dal calcio. Momento a partire dal quale è iniziata per lui una vera e propria seconda vita, in primis nella ristorazione. Se la moglie Roberta Sinopoli, dalla quale ha avuto due figli, è proprietaria di Legami (ristorante specializzato in cucina giapponese) Marchisio possiede un ristorante a Chieri.

Claudio Marchisio

L’ex juventino e la politica

Non è solo la carriera da imprenditore, però, a stuzzicare l’ex bianconero. Il suo nome infatti, a Torino, è finito nel totonomi anche per le Comunali 2021 (dove il capoluogo sabaudo è chiamato ad eleggere il sindaco). Il motivo? Il suo crescente interesse per la politica. “Se ci fosse bisogno per il territorio del sottoscritto sarei il primo ad esserci”, ha infatti dichiarato l’ex juventino, non escludendo la possibilità di candidarsi a sindaco di Torino. Un rumors del territorio che non ha trovato conferma ma che, a suo tempo, aveva spaventato anche i politici più navigati della città.

Claudio Marchisio opinionista a Rai Sport

Arriviamo così a settembre 2020 mese dal quale, per Rai Sport, è opinionista nelle gare della nazionale italiana. E nella finale Italia-Inghilterra, c’è da scommetterlo, non mancherà di dire la sua sulla finalissima degli azzurri. Vestito ancora una volta con la giacca azzurra?