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Formula 1, la folle gestione del finale di Monza

Formula 1, la folle gestione del finale di Monza

Una vergogna assoluta, sportiva, tecnica, regolamentare sottolineata giustamente dai fischi dei 150 mila che hanno sborsato fior fior di quattrini per assistere ad una gara che poteva essere ancor più emozionante negli ultimissimi giri e che invece si è conclusa dietro una assurda Safety car, tra i fischi.

Nelle due decisioni prese la direzione Corsa ha sbagliato tempi e decisioni

La Fia a Monza ha regalato a tutti gli appassionati di Formula 1 uno dei peggiori finali della sua storia, con una serie di errori nella gestione dello stop della macchina di Daniel Ricciardo  che a 6 giri dalla fine ha portato all’introduzione appunto della Safety car.

Nulla da dire sul fatto che max Verstappen abbia vinto con merito essendo stato in gara più veloce della Rossa, ma è un fatto che oggi nelle due decisioni prese (la Virtual Safety Car al 15 esimo giro e la Safety nel finale) la direzione Corsa (gestita da Fia e non da Formula 1) ha sbagliato tempi e decisioni rovinando una gara ed un finale che avrebbe potuto regalare un testa a testa negli ultimi due giri tra la Red Bull e la Ferrari per il primo posto e che avrebbe permesso a Sainz di conquistare il podio dopo essere partito dal fondo dello schieramento, con una rimonta che avrebbe avuto qualcosa si epico.

Ma ancora una volta la Direzione di gara, si è dimostrata incapace, ancora vittima dell’assurdo finale di stagione di un anno fa ad Abu Dhabi ed il mondiale regalato a due giri dalla fine all’olandese. E, guarda caso (e sarà sicuramente un caso) tutte le decisioni prese anche oggi sono andate tutte, sempre a favore del pilota della Red Bull. La Virtual, ad esempio, è stata sola proprio mentre Leclerc stava rientrando ai box, così il pilota della Rossa invece di guadagnare 15 secondi sul rivale ne ha guadagnati solo 9. Non sarebbe cambiato nulla per la vittoria finale? Probabile, ma la stranezza resta.

L’assurdo finale

Il finale poi ha dell’assurdo, con la Safety che si posiziona non davanti al leader ma a metà classifica, procedendo tra l’altro ad una velocità elevatissima come se avesse fretta di far scorrere il tempo ed i giri mancanti. Così, quando le macchine hanno cominciato a sdoppiarsi si era al giro 53, l’ultimo.

Formula 1 da quando è finita nelle  mani della nuova proprietà targata Usa ha cercato di trasformare in qualcosa di più spettacolare ogni gara, ogni weekend. Sforzi importanti e che stanno dando risultati tangibili, testimoniati dai record di pubblico sulle piste in giro per il mondo (350 mila gli spettatori nei tre giorni di Monza, una cosa che non si vedeva da decenni) ma se poi la Fia, la Direzione gara combina questi disastri si rischia di rovinare tutto.

Da tempo gli americani sono contro questa interferenza della Federazione nelle gare. Inutile dire che la battaglia dopo quanto accaduto a Monza diventerà ancora più dura.