Home Politics I redditi 2020 dei ministri del Governo di Mario Draghi

I redditi 2020 dei ministri del Governo di Mario Draghi

Pil Italia

In attesa delle dichiarazioni dei redditi 2021 in lavorazione in questi giorni, vediamo quanto hanno dichiarato i membri del nostro governo nel 2020 (relativamente al 2019). È interessante, prima di passare in rassegna i ministri, sapere che un deputato della Repubblica Italiana riceve come stipendio un’indennità netta pari a 5.346,54 euro al mese, a cui vanno aggiunti una diaria di 3.503,11 euro e un rimborso per spese di mandato di 3.690 euro per un totale mensile di 12.827,65 netti. Ad essi si aggiungono 1.200 euro annui di rimborsi telefonici e da 3.323,70 fino a 3.995,10 euro ogni tre mesi per i trasporti. Non male.

Il premier Mario Draghi

Il nostro premier Mario Draghi – che ha rinunciato all’indennità prevista per la carica di Presidente del Consiglio – nel 2020 ha dichiarato redditi per oltre 580mila euro. Di questi quasi 500mila sono relativi alle pensioni che Supermario percepisce come ex Direttore Generale del Tesoro ed ex Governatore della Banca d’Italia. Nella sua dichiarazione 2020 figurano anche la comproprietà di 7 fabbricati e 6 terreni, oltre alla proprietà esclusiva di 3 fabbricati, di cui uno a Londra, città dove il Premier ha vissuto durante il prestigioso incarico nella banca d’affari americana Goldman Sachs.

L’ex premier Giuseppe Conte

L’ex premier e leader dei 5S Giuseppe Conte nel 2020 ha dichiarato un imponibile lordo pari a 158.474 euro, in crollo verticale rispetto a 1.155.229 euro del 2019 (quasi un milione di euro in meno). Nel 2018 – anno della sua discesa in campo con i 5S – il suo reddito lordo era stato invece di 370.314 euro.

Vittorio Colao sul podio dei ministri più ricchi

Tra i ministri del Governo Draghi, sul gradino più alto del podio per redditi percepiti, c’è Vittorio Colao, ex CEO del gruppo Vodafone e Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale che ha dichiarato nel 2020, ma in Gran Bretagna, dove ha lavorato negli ultimi anni, circa 2 milioni di sterline dal colosso Vodafone, 57 mila da Unilever e 89mila da Verizon, oltre a 288.384 sterline come compenso da lavoro autonomo e circa 795mila sterline a titolo di dividendi per un totale di 3,3 milioni di sterline (più o meno 3,9 milioni di euro).

Roberto Cingolani e Marta Cartabia

Tra i più ricchi del Governo il Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani che, nel 2019, ha percepito come top manager di Leonardo e prima dell’istituto Tecnologico di Genova circa 340mila euro lordi. Poco distante la Guardasigilli Marta Cartabia che nell’anno in cui è diventata presidente della Corte costituzionale, nel 2019, ha percepito 323.826 euro lordi.

Daniele Franco

Il ministro dell’Economia Daniele Franco, fedelissimo del premier Draghi, dopo 40 anni di servizio nella Pubblica amministrazione è andato in pensione incassando oltre 450mila euro di TFR, cui si aggiungono 98mila euro di compensi ricevuti dal Mef e altri 180mila erogati da Banca d’Italia per un totale di 278.704 euro oltre a diverse proprietà immobiliari nel bellunese.

Roberto Garofali

A risaltare sono anche i redditi del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli che vanta un imponibile 2019 di circa 212mila euro lordi, a cui si sommano le proprietà: otto fabbricati – di cui tre al 50% e cinque al 100% – e un ricco portafoglio azionario in prevalenza di società di italiane di pubblica utilità tra cui A2A, Terna, Enel e Snam. Niente male neanche per l’altro sottosegretario alla Presidenza con delega ai servizi segreti ed ex capo della Polizia, Franco Gabrielli: il suo reddito complessivo 2020 è stato di poco superiore a 190mila euro lordi.

Luciana Lamorgese

La titolare del Viminale Luciana Lamorgese ha dichiarato invece nel 2020 redditi pari a 228.494 mila euro, in crescita rispetto all’anno precedente, quando aveva dichiarato poco più di 160mila euro. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini nel 2019 ha guadagnato invece poco meno di 130mila euro lordi.

Redditi 2020, i ministri sotto i 100 mila euro

E gli altri ministri? Federico D’Incà, ministro grillino dei Rapporti con il Parlamento ha percepito redditi lordi per circa 95mila euro, superato di poco dalla titolare degli Affari regionali e le autonomie, la forzista di Desenzano del Garda Mariastella Gelmini che ha dichiarato nel 2020 circa 98mila euro. La Ministra del Sud e coesione territoriale, la campana di Forza Italia Mara Carfagna, ha dichiarato invece nel 2020 circa 135mila euro, superata da Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione, anche lui di Forza Italia, con circa 190mila euro lordi. La Ministra per le Politiche giovanili, la grillina Fabiana Dadone, così come la Ministra alle Disabilità, in quota Lega, Erika Stefani nel 2020 hanno dichiarato circa 98mila euro lordi, optando per l’indennità da parlamentare e rinunciando a quella da ministro. Reddito da parlamentare anche per il Ministro della Salute di Leu Roberto Speranza e per il Ministro degli Esteri grillino Luigi di Maio. Percepisce invece l’indennità di 110mila euro come ministro (delle Pari Opportunità) Elena Bonetti di Italia Viva, che nel 2020 ha segnato redditi per circa 70mila euro. Rinuncia al compenso per la carica Vincenzo Amendola del Partito Democratico, sottosegretario alla Presidenza, che nel 2019 ha guadagnato circa 33mila euro, la cifra più bassa di tutto il Governo.