Home Future Threads, l’app di Meta “clone” di Twitter, fa il botto: meglio anche di ChatGpt

Threads, l’app di Meta “clone” di Twitter, fa il botto: meglio anche di ChatGpt

Threads

In cinque giorni scarsi ha raccolto oltre 100 milioni di utenti, battendo il record messo a segno da ChatGpt nei mesi scorsi (qui il conteggio in tempo reale): Threads è la nuova app lanciata da Meta per mettere i bastoni tra le ruote di Elon Musk. L’obiettivo, infatti, è impossessarsi degli utenti di Twitter, che conta circa 350 milioni. La nuova piattaforma di microblogging è stata lanciata in 100 paesi, raggiungendo più di 30 milioni di utenti nelle prime 24 ore e diventando appunto l’app scaricata più velocemente di sempre. “Un nuovo modo di condividere attraverso il testo”, si legge nella presentazione  di Meta, colosso proprietario di Facebook e Instagram.

Threads e Instagram: cosa li unisce

“Se Instagram è il luogo in cui miliardi di persone in tutto il mondo si connettono tramite foto e video, con Threads vogliamo prendere ciò che Instagram fa meglio ed espanderlo al testo, creando uno spazio positivo e creativo per esprimere le tue idee. Proprio come su Instagram, con Threads puoi seguire e connetterti con amici e creatori che condividono i tuoi interessi, comprese le persone che segui su Instagram e oltre. E puoi utilizzare la nostra suite di sicurezza e controlli utente”.

Threads: è guerra tra Mark Zuckerberg ed Elon Musk

Elon Musk non l’ha presa bene. Twitter ha subito inviato una comunicazione a Meta minacciando di citarla in giudizio, come riporta The Hill, “per aver abusato dei segreti commerciali e della proprietà intellettuale” del social network di cinguettii. E comunque “è mille volte meglio essere attaccati da persone sconosciute su Twitter che indugiare in una felicità falsa su piattaforme come Instagram, che nascondono il dolore”, ha twittato Musk, che accusa Mark Zuckerberg, ad di Meta, di aver assunto suoi impiegati per creare Threads.“Nessuno nel team di ingegneri di Threads è un ex dipendente di Twitter”, la pronta smentita del direttore di Meta Communications, Andy Stone.

Com’è fatto Threads 

La piattaforma sfidante di Twitter sembra la versione testuale di Instagram, che se per ora gli utenti europei dovranno accontentarsi di leggere queste descrizioni, dato che il Garante della Privacy irlandese ha messo un freno al progetto nel Vecchio Continente, infliggendo una multa record da 1,2 miliardi di euro a Meta per violazione delle legge europea sulla privacy.

Threads, che è compatibile sia con il sistema operativo Android di Google sia con iOS di Apple, viene definito dai suoi ideatori come uno “spazio per aggiornamenti in tempo reale e conversazioni pubbliche”, basato sulle credenziali Instagram degli utenti: supporta messaggi di testo fino a 500 caratteri, oppure foto e video fino a cinque minuti, e consente i repost, così come i post con le citazioni. Gli utenti possono bloccare e segnalare altri utenti, oltre a condividere facilmente i post di Thread come storie su Instagram.

Zuckerberg: “Con Threads batteremo Twitter”

“La nostra visione è che le persone che utilizzano app compatibili devono essere in grado di seguire e interagire con le persone su Threads senza avere un account Threads e viceversa, inaugurando una nuova era di reti diverse e interconnesse”, ha scritto la società con riferimento ad ActivityPub, un protocollo di reti sociali aperto e decentralizzato. 

“Ci vorrà del tempo, ma penso che sarà un’app di conversazioni pubbliche con oltre 1 miliardo di persone”, ha scritto Zuckerberg in un post su Threads poco dopo il suo lancio. “Twitter ha avuto l’opportunità di farlo ma non è riuscita. Noi speriamo di farlo”. La sfida è aperta.