Home Future Caro uova di Pasqua? C’è il cioccolato sostenibile senza cacao

Caro uova di Pasqua? C’è il cioccolato sostenibile senza cacao

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Con l’avvicinarsi della Pasqua gli italiani si sono ritrovati alle prese con i costi stellari raggiunti quest’anno dalle uova di cioccolato, fino al 40% per determinate marche di alta qualità: i listini del cacao sono saliti in media del 24%, dopo il +15,4% fatto registrare nel 2023, come denunciato dal Codacons.

Rincari che derivano dalla crisi senza precedenti che sta affrontando la filiera del cacao, a causa di cambiamenti climatici, crisi geopolitiche e catene logistiche sempre più complesse, a cui si aggiunge un allarmante aumento dello sfruttamento minorile. 

Cambiamenti climatici e non solo

L’instabilità climatica in Africa occidentale, con l’innalzamento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni, sta destabilizzando il settore del cacao, in particolare in Ghana e Costa d’Avorio, che insieme costituiscono il 60% della produzione mondiale. Il climate change, unito ai picchi di forti alluvioni stagionali, favorisce una violenta diffusione di malattie e parassiti che devastano le coltivazioni. Inoltre, l’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti compromette la salute dei lavoratori e dell’ambiente, mentre la deforestazione per la coltivazione del cacao intensifica l’inquinamento e il consumo di CO2

Anche le sfide logistiche si intensificano con l’instabilità geopolitica e i forti rincari nei costi di trasporto e di energia.

Il risultato finale è un’impennata dei costi della materia prima senza precedenti, con un conseguente rincaro (+15%) dei prezzi al dettaglio. Inoltre, l’incremento del lavoro minorile, passato dal 31% al 45% tra il 2008 e il 2019 in Africa Occidentale, con 1,5 milioni di bambini sfruttati, aggiunge una dimensione etica e sociale alla crisi del settore. 

Filiera del cacao? Tra le più insostenibili

Uno scenario che mette quindi a dura prova la filiera del cacao e che esprime l’urgenza di soluzioni innovative e sostenibili per ripensare l’intera catena di produzione del cioccolato. In risposta a queste sfide globali, dall’Italia arrivano innovazioni promettenti a supporto della filiera e delle aziende dolciarie. 

In particolare, due sono le startup innovative selezionate da FoodSeed, il programma di accelerazione e sviluppo AgriFoodtech e Open Innovation della Rete Nazionale di CDP Venture Capital SGR – sostenuto da partner promotori e co-investitori quali Fondazione Cariverona e UniCredit, Eatable Adventures, tra i principali acceleratori Foodtech su scala globale, in qualità di co-investitore e gestore operativo del programma. 

“Il cacao riveste un’importanza fondamentale sia in campo gastronomico che nell’economia dei paesi europei. Tuttavia, è evidente la necessità di ridefinire il futuro dell’intera filiera che oggi è tra le più insostenibili a livello mondiale”, dichiara Alberto Barbari, Regional VP Italy di Eatable Adventures. “Con Foreverland e Trusty ci stiamo muovendo verso una direzione più etica, sostenibile e innovativa, aiutando le aziende dolciarie ad affrontare le nuove importanti sfide della catena di produzione del cioccolato all’insegna dell’Open Innovation”.

Freecao, il cioccolato senza cacao

Un progetto pionieristico nel settore dolciario è Freecao, il cioccolato senza cacao. Sviluppato dalla startup pugliese Foreverland, questo prodotto rappresenta una svolta sostenibile per l’industria del cioccolato. Realizzato con carruba, tipica dell’area mediterranea dove l’Italia eccelle nella produzione, Freecao offre una deliziosa alternativa al cioccolato tradizionale, con benefici significativi sia in termini di riduzione dei costi di trasporto sia di impatto ambientale. 

L’innovativo cioccolato taglia drasticamente le emissioni di CO2 del 80% e il consumo di acqua del 90% rispetto al cacao, offrendo una scelta più sana grazie all’assenza di glutine, caffeina ed ingredienti artificiali e a una minore quantità di zuccheri. 

E proprio per la Pasqua 2024, Foreverland ha introdotto sul mercato il primo uovo di Pasqua senza cacao: un prodotto da 500 grammi, completamente plant-based, arricchito di nocciole, senza lattosio e senza glutine.

Cacao certificato tramite blockchain 

Dall’Abruzzo, invece, arriva Trusty: questa startup innovativa è focalizzata sullo sviluppo di infrastrutture digitali per rendere trasparenti le filiere agroalimentari, utilizzando la tecnologia blockchain. Specializzata nella filiera del cacao, collabora con attori chiave in vari paesi tropicali, fornendo strumenti e consulenza per l’integrazione e la raccolta dati tra agricoltori, cooperative, operatori logistici e industrie. 

La sua tecnologia, in conformità con le normative europee, quali la EUDR, si dedica a questioni cruciali come la sicurezza alimentare e la sostenibilità. L’obiettivo? Garantire un commercio internazionale più trasparente ed incrementare la fiducia dei consumatori in filiere eticamente responsabili e regolate.

Anche questa startup per la Pasqua 2024 ha lanciato una novità, in collaborazione con Loretta Fanella, chef pâtissier di Livorno: il primo uovo di cioccolato tracciato via blockchain. Un QR Code certifica l’origine sostenibile del cacao, in conformità con le norme europee per una produzione etica.