Home Economy Una Pasqua dolce-amara: il caro-voli è tornato

Una Pasqua dolce-amara: il caro-voli è tornato

Una Pasqua dolce-amara: il caro-voli è tornato

Perchè leggere questo articolo? Il caro-voli non va in vacanza. E bussa sempre puntuale alle porte degli italiani negli imminenti periodi di festa. Anche per questa Pasqua infatti i prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle, rendendo i viaggi verso il Meridione un vero salasso a danno di turisti e fuorisede. Ma per i siciliani qualcosa sembra essersi finalmente smosso.

Pasqua si avvicina, portando con sé amare sorprese. Non solo le uova di cioccolato costano il 40% in più, anche i prezzi dei voli decollano. Come da tradizione, con ogni festività in arrivo torna puntualissimo il fenomeno del caro-voli. Lo afferma il Centro di formazione e ricerca sui consumi che, in collaborazione con Assoutenti, ha analizzato l’andamento delle tariffe aeree nel periodo pasquale.

L’indagine delle associazioni ha preso in esame voli di andata e ritorno dalle principali città italiane con partenza venerdì 29 marzo e ritorno martedì 2 aprile. Ed è emerso che i viaggi, soprattutto quelli verso il sud Italia, arrivano a toccare quota 300 euro. Costi altamente proibitivi, che non tengono neppure conto delle spese extra come bagaglio a mano o la scelta del posto a sedere. Un lusso che non tutti posso permettersi e che ostacola il rientro a casa di molti studenti e lavoratori fuorisede.

Caro-voli a danno di consumatori e turismo

Spostarsi in Italia durante i periodi di festa è sempre più un salasso che svuota le tasche dei cittadini. Le compagnie aeree continuano a imporre il proprio strapotere facendo impennare le tariffe. Senza che i consumatori possano però difendersi da tali politiche scorrette. Prezzi così alti ledono e disincentivano anche il turismo. Sono molti, infatti, gli italiani che approfitterebbero delle festività per recarsi all’estero, ma che invece non lo faranno a causa dei costi stellari.

Da Roma ad Amsterdam, per esempio, con partenza il 29 marzo e ritorno il primo aprile, ci vogliono almeno 489 euro. Per gli stessi giorni da Milano a Berlino 455 euro e 336 euro da Roma a Madrid. Per non parlare poi delle mete di mare più ambite: per una settimana di vacanza, da sabato 30 marzo a sabato 6 aprile, servono in media 466 euro da Milano a Sharm el-Sheikh, 749 euro da Roma a Zanzibar e addirittura 1.166 euro per le Seychelles.

In Sicilia qualcosa si smuove: 25% di sconto per i residenti in partenza

In Sicilia il fenomeno del caro-voli è percepito come un vero e proprio allarme sociale. Le polemiche sono esplose sotto Natale, quando molti fuorisede non hanno potuto permettersi i biglietti per tornare a casa. Studenti e lavoratori sono stati dunque costretti a rinunciare all’idea di ricongiungersi con i propri familiari. Ora, però, qualcosa sembra essersi smosso.

Dal 15 marzo al 31 dicembre tutti i residenti siciliani che viaggeranno verso qualunque aeroporto d’Italia godranno di uno sconto del 25% sulle tariffe dei biglietti, con un tetto massimo di 75 euro per i viaggi di andata e ritorno. Mentre per alcune categorie deboli il rimborso raggiunge il 50%, per un massimo di 150 euro. Per accedere a questi incentivi, i beneficiari dovranno collegarsi al sito dell’assessorato al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti.

Lotta prioritaria al caro-voli, il “miracolo siciliano”

Gli sconti sui biglietti aerei per i residenti in Sicilia, già attivi su Milano e Roma, saranno estesi a tutte le destinazioni italiane. Lo ha annunciato proprio oggi, giovedì 14 marzo, alla conferenza stampa sulle nuove misure a contrasto del caro-voli, il presidente della Sicilia Renato Schifani. Il quale ha solennemente affermato di aver fatto “in 15 mesi un autentico miracolo siciliano per combattere il caro-voli”.

“Una lotta prioritaria” anche per l’assessore alle Infrastrutture e mobilità di Regione Sicilia, Alessandro Aricò. Che esulta per aver “raggiunto un altro risultato importante contro quella politica commerciale degli algoritmi che penalizza i siciliani, speculando sulla loro condizione di insularità”. L’assessore ricorda che il suo governo regionale è stato il primo a finanziare i bonus sui biglietti prima di Natale. “E’ proprio grazie al successo di questa iniziativa che abbiamo deciso di estendere gli sconti. La nostra è una battaglia giusta e la porteremo avanti con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione”.

Caro-voli, Assoutenti: “Bene Regione Sicilia, ma è un pannicello caldo”

“Bene l’estensione degli sconti per i siciliani che viaggiano in aereo da tutti gli aeroporti d’Italia, ma la misura appare come un ‘pannicello caldo’ che non risolve il problema del caro-voli in Italia“. Così Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti. “Apprezziamo l’impegno della Regione Siciliana, ma occorre ricordare che gli sconti sono pagati dai cittadini. Essendo il provvedimento finanziato con soldi pubblici – spiega il presidente – non è certo questa la strada da percorrere per far scendere le tariffe aeree e contrastare le speculazioni che puntualmente si registrano in occasione delle partenze dei cittadini. Misure tampone come quella della Regione Siciliana, seppur lodevoli nelle intenzioni, producono effetti solo per un numero limitato di italiani. La piaga del caro-voli interessa tutto il Paese e andrebbe sanzionata con misure più incisive contro le compagnie aeree che speculano sulle tasche dei viaggiatori a danno della continuità territoriale”, conclude Melluso.