Addio, cashback di Stato. Una scommessa da sempre discussa, amata e odiata, che è stata messa in soffitta dal governo Draghi. Almeno per ora. Ma mentre stampa, opinione pubblica e politica sono distratti dai rimborsi del cashback, un altro importante bonus statale rischia di passare sottotraccia: vi ricordate del bonus monopattini?

Bonus monopattini & co: dal 2020 a oggi
Una delle più note misure pandemiche, avviate dal governo Conte bis, riguarda la smart mobility.
Prima di capire quali, un po’ di numeri. L’incentivo del 2020 arrivava a 500 euro per bicicletta elettrica o monopattino. In totale, secondo Agenda Digitale, la misura ha portato all’acquisto di 663.710 biciclette, per un totale di 215 milioni di euro di fondi.
Inoltre, per l’anno corrente il governo ha anche previsto un fondo da 20 milioni di euro per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi. Lo sconto si allargherà quindi anche a chi vorrà rottamare un motorino di classe Euro 0, 1, 2 o 3.
Bonus monopattini e bici: un gran favore alla Cina?
Dati parziali e in continuo aggiornamento.
Al di là dei citati rivenditori, la risposta è spesso una: “la Cina”.
Il Made in China, aiutato dai bonus di Stato
Per farsi un’idea dello strapotere del Dragone nel settore, seguiamo le indicazioni del Sole 24 Ore dei “5 modelli fra cui scegliere” per l’acquisto di un mezzo green e smart. Ebbene, la top 5 è occupata da: due modelli Ninebot (marchio di proprietà di Segway), uno Xiaomi e Urbetter. L’unica eccezione? VivoBike, azienda italiana che però produce in Cina.
Triste sorte per il nostro Paese, che ha contribuito a creare il mito della mobilità agile, con la Vespa, il Ciao e l’Ape, oltre che con grandi marchi di biciclette di qualità.
(Foto: Mi)