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Tonya Harding: infanzia, madre, marito, aggressione, Olimpiadi 1994

Tonya Harding: infanzia, madre, marito, aggressione, Olimpiadi 1994

Tonya Harding è una ex pattinatrice molto nota a livello internazionale. È stata la seconda pattinatrice al mondo ad aver eseguito il triplo axel in una gara. Ma la sua vita è stata segnata anche da pesanti scandali.

Chi è Tonya Harding

Tonya Harding è una pattinatrice americana nata il 12 dicembre 1970. La sua carriera è stata particolarmente fiorente negli anni ’90 quando ebbe modo di ottenere tante soddisfazioni personali. Nel 1991, il suo anno più fortunato, eseguì il suo primo triplo axel ai campionati nazionali statunitensi vincendo anche il titolo. Un salto estremamente difficile nel pattinaggio che, proprio in quell’anno, portò in gara altre tre volte: una ai Mondiali di pattinaggio (dove si piazzò seconda) e le altre due allo Skate America. L’anno successivo, il 1992, fu poco fiorente per lei. Ai campionati nazionali arrivò quarta e anche ai giochi olimpici invernali mancò il podio con una medaglia di legno. Ai Mondiali a cui partecipò di lì a poco arrivò invece soltanto ottava.

 

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L’infanzia e le molestie sessuali

Da quello che si sa Tonya ebbe una infanzia complessa. Pare infatti che Tonya subì molestie da parte del fratellastro Chris Davidson quando aveva appena quindici anni. Gli eventi, poi, raggiunsero il culmine la sera del primo appuntamento che Tonya avrebbe avuto con Jeff Gillooly, poi diventato suo marito

Il caso dell’aggressione alla pattinatrice Nancy Kerrigan

La carriera di Tonya, dopo le vittorie degli inizi degli anni ’90, fu poi però offuscata da uno scandalo che fece parlare tutta la stampa Usa. Il 6 gennaio del 1994 infatti, poco prima di una nuova tranche di gare, la pattinatrice e rivale di Tonya Nancy Kerrigan fu aggredita durante l’allenamento. Il suo aggressore, dopo le indagini, risultò essere Jeff Gillooly, ex marito che Tonya aveva lasciato l’anno prima. Jeff Gillooly, assieme al suo amico Shawn Eckardt, aveva ingaggiato l’aggressore Shane Stant perchè colpisse Kerrigan al ginocchio destro con un manganello. A fare più scalpore, però, fu la notizia che questa aggressione era stata fatta in accordo con Tonya per mettere la rivale fuori gara in vista delle Olimpiadi Invernali. Tonya, che si era detta estranea a questo piano contro Kerrigan, ammise che era però venuta a conoscenza delle intenzioni dell’ex marito.

Le olimpiadi invernali del 1994

Presentatasi alle Olimpiadi Invernali del 1994 con la volontà di vincere l’oro, Harding sbagliò completamente il primo salto della sua esibizione e chiese in lacrime ai giudici di poter ripetere da capo l’esercizio (i suoi pattini, disse ai giurati, avevano un laccio rotto). Rientrata in pista fece un esercizio perfetto ma la penalità, che non fu comunque cancellata, non le permise neanche di ottenere il podio (si classificò solo ottava). Nel frattempo la sua rivale aggredita Nancy Kerrigan, che era riuscita comunque a presentarsi ai giochi olimpiaci, ottenne la medaglia d’argento. La federazione statunitense decise di revocarle il titolo nazionale ma lei, grazie agli avvocati, riuscì comunque a prendere parte ai Giochi Invernali (i prossimi si svolgeranno in Cina nel 2022)

Matrimonio, una coppia da scandalo

Tonya Harding ebbe un matromonio con Jeff Gillooly, da cui però divorziò nel 1993. I due però fecero molto parlare sia per l’aggressione inscenata da Jeff alla pattinatrice rivale dell’ex moglie sia perchè Geff diffuse alla stampa un video hard girato con la ex moglie in camera da letto. I due iniziarono a rifrequentarsi proprio a ridosso delle olimpiadi invernali del 1994 ma alla fine l’ex marito fu condannato a 24 mesi di carcere per l’aggressione a Nancy Kerrigan. Nel 1996 cambiò il suo nome in Jeff Stone.

“I Tonya”, il film sulla sua storia

Proprio su Tonya Harding, sulla sua infanzia e sulla vita piena di difficoltà è stato anche prodotto un film dal titolo “I, Tonya” (2017). Il cast è formato da Margot Robbie, Sebastian Stan, Allison Janney, Julianne Nicholson e ha la durata di due ore. In questa pellicola biografica, prodotta con la regia di Craig Gillespie, si racconta quella che è stata la sua carriera di pattinatrice (anche se da sempre poco amata dalla giuria). Una delle curiosità del film è che Harding è stata la seconda pattinatrice al mondo ad aver avuto il coraggio di eseguire in una competizione ufficiale il triplo axel ma, al momento di girare il film, nessun attore o figura si è offerta di farlo. Ciò ha portato i produttori a dover supplire a questa mancanza tramite effetti speciali.