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Superbonus 110%, proroga unifamiliari: da quando? Cosa cambia?

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Superbonus 110%, proroga: è arriva un ulteriore prolungamento da parte del Governo Draghi che in questi giorni sta lavorando a modifiche e miglioramenti per i diversi bonus.

Superbonus 110%, proroga unifamiliari: da quando?

Il nuovo Decreto Aiuti prevede all’art. 14 la tanto attesa proroga dei termini previsti all’art. 119, comma 8-bis del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) relativamente all’applicazione delle detrazioni fiscali del 110% superbonus per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche di cui al comma 9, lettera b) del Decreto Rilancio stesso.

L’attuale versione del comma 8-bis prevede per le unifamiliari la possibilità di utilizzare il superbonus fino al 31 dicembre 2022 a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. Con la nuova modifica viene prorogata la data del 30 giugno 2022 al 30 settembre 2022, dando quindi 3 mesi in più per arrivare al 30% dell’importo (e 3 mesi in meno per completare il restante 70%.

Ecco cosa è riportato nella bozza del decreto legge all’esame del Consiglio dei ministri: “Per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati”.

Cosa cambia?

Oltre la proroga è previsto anche un cambiamento riguardo al meccanismo di cessione del credito di cui all’art. 121 del Decreto Rilancio che consentirebbe alla banche di cedere ai propri correntisti il credito fiscale subito dopo la prima cessione.

Ecco cosa prevede il nuovo Decreto Aiuti:

  1. energia, con misure per ridurne il costo, semplificare ulteriormente i procedimenti autorizzatori per la realizzazione di nuovi impianti e potenziare la produzione energetica nazionale;
  2. imprese, con misure per assicurare liquidità alle imprese colpite dalla crisi ucraina, fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione, assicurare produttività e attrazione degli investimenti;
  3. lavoro, politiche sociali e servizi ai cittadini, con misure per lavoratori e pensionati contro l’inflazione, nonché per il personale, il trasporto pubblico locale, le locazioni, i servizi digitali;
  4. enti territoriali, con misure per sostenere Regioni, province e comuni e potenziare gli investimenti;
  5. accoglienza e supporto economico, con misure sia a beneficio delle persone in fuga e accolte in Italia, sia in favore del Governo ucraino.

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