Home Facts Suleman Dawood, chi era il 19enne morto sul Titan: “Era terrorizzato”

Suleman Dawood, chi era il 19enne morto sul Titan: “Era terrorizzato”

Chi era Suleman Dawood

Chi era Suleman Dawood, ragazzo di 19 anni morto sul sommergibile Titan insieme a suo padre, Shahzada. Ancora uno studente prima del tragico naufragio, aveva i suoi dubbi sul viaggio subacqueo: “Terrorizzato, lo ha fatto solo per il padre”.

Chi era Suleman Dawood, ragazzo di 19 anni morto sul Titan

Tra le cinque vittime del naufragio del sommergibile Titan c’è anche un ragazzo di soli 19 anni, Si tratta di Suleman Dawood, figlio di un altro dei passeggeri, il manager e uomo d’affari pakistano Shahzada Dawood. Aveva da poco preso il diploma in una scuola superiore del Surrey ed era ancora uno studente universitario, iscritto alla Strathclyde University di Glasgow. In un comunicato ufficiale, la famiglia Dawood lo descrive così: “Un grande fan della letteratura di fantascienza. Gli piace imparare cose nuove, è un amante del cubo di Rubik e gioca a pallavolo”. 

Le rivelazioni di sua zia: “Era terrorizzato, ha accontentato il padre”

In una recente intervista la zia di Suleman, la sorella maggiore del padre Azmeh Dawood ha svelato alcuni dettagli sulla partecipazione del giovane al viaggio sul Titan. Secondo la donna, il 19enne non era così felice di partire e avrebbe scelto di avventurarsi sul sommergibile solo per far contento il padre in occasione della Festa del Papà“Mio nipote aveva confessato a un nostro parente di non sentirsi pronto e di essere terrorizzato dal viaggio”. A quanto pare Shahzada era ossessionato dal Titanic e il viaggio a quasi quattromila metri di profondità per vedere dal vivo il relitto del transatlantico rappresentava un vero e proprio sogno per lui. Un sogno che si è purtroppo ben presto trasformato in un incubo.

Nel corso dell’intervista, Azmeh ha raccontato le ore di angoscia passate in attesa di una qualunque notizia su suo fratello e suo nipote, quando ancora si sperava di poter recuperare vivo l’equipaggio del Titan prima che finisse l’ossigeno: “Penso a Suleman lì dentro, che forse boccheggiava…Sono incredula, è una situazione irreale. Mi sono sentita come in un brutto film, con un conto alla rovescia attivato, ma senza sapere che cosa volesse dire davvero quel conto alla rovescia”.