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Santanchè, sfiducia respinta in Senato: la Ministra salvata dal centrodestra

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Sfiducia respinta per Daniela Santanchè, il voto finisce con 67 favorevoli e 111 contrari. La mozione del Movimento 5 Stella per rimuovere la Ministra del Turismo è stata bloccata dal muro del centrodestra. Azione ed Italia Viva non partecipano al voto.

Daniela Santanchè, sfiducia respinta: 67 favorevoli contro 111 contrari

L’aula del Senato ha respinto la mozione di sfiducia ai danni della Ministra del Turismo Daniela Santanchè. Sono solo 67 i voti favorevoli, mentre sono ben 111 quelli contrari, nessun astenuto. La mozione era stata presentata dal Movimento 5 Stelle che, insieme al Partito Democratico e all’Alleanza Verdi Sinistra, chiedeva le dimissioni della Ministra a causa del suo coinvolgimento nell’inchiesta Visibilia. La maggioranza di centrodestra, rappresentata da Fratelli d’ItaliaForza Italia Lega Nord, si è unita attorno alla Ministra e ha applaudito la bocciatura della mozione. All’uscita dall’aula, Daniela Santanchè ha espresso il suo sollievo: “È stata una bellissima giornata”. Il leader di M5S Giuseppe Conte ha commentato così il voto: “In qualsiasi grande Paese oggi Santanchè non sarebbe più ministra. In qualsiasi grande Paese il premier l’avrebbe accompagnata alla porta già da giorni”. 

Azione ed Italia Viva non partecipano, Calenda: “Strumento sbagliato, lei dovrebbe dimettersi”

I senatori di Azione ed Italia Viva non hanno partecipato al voto di fiducia. Il leader di Azione Carlo Calenda ha affermato di considerare la mozione “una stupidaggine”, una sorta di “assist a Giorgia Meloni. Il politico ha spiegato le sue ragioni in mattinata: “Usciremo dall’Aula e non parteciperemo al voto, Le opposizioni erano unite nel chiedere le dimissioni, il M5s ha fatto però una fuga in avanti e il Pd ha deciso di seguirlo. Noi vogliamo le dimissioni di Santanchè ma è uno strumento sbagliato, un regalo“.

A sua detta la Ministra dovrebbe farsi da parte, ma la mozione di sfiducia ha solo rafforzato la sua posizione: “Santanchè si deve dimettere, è una questione di etica pubblica, ma fare una mozione di sfiducia sapendo di perdere può solo aiutare Meloni a tenere Santanchè e quindi diventa solo un fatto di marketing. Iv ritiene debba e possa restare al governo, noi no”. Con l’annuncio della bocciatura, Calenda ha lanciato una frecciata ironica ai pentastellati: Spero che abbiano avuto in cambio qualche vicedirettore Rai“. Da parte sua Conte ha replicato: “Noi abbiamo orgogliosamente votato la sfiducia al Ministro, qualche altra opposizione ha preferito disertare il voto abbandonando l’Aula. In situazioni come queste disertare è essere complici“.