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Proteste Iran, 508 attivisti uccisi dal regime durante le manifestazioni

Proteste Iran attivisti uccisi

Proteste Iran, il bilancio dei morti tra gli attivisti: uccisi in 508 durante le manifestazioni. L’agenzia di stampa iraniana Hrana ha pubblicato un aggiornamento sulle vittime del regime. Nel conteggio sono inclusi anche 69 bambini.

Proteste Iran, il bilancio delle vittime: 508 attivisti uccisi durante le manifestazioni

La sanguinosa repressione delle proteste in Iran continua a fare vittime. L’agenzia di stampa iraniana per i diritti umani Hrana ha pubblicato un rapporto sulle conseguenze delle manifestazioni, con dati riferiti al periodo dal 26 settembre al 7 dicembre. Secondo l’agenzia, sono almeno 508 gli attivisti uccisi dal regime negli ultimi mesi. Tra questi sono inclusi anche 69 minori sotto l’età di 18 anni. Il numero di manifestanti arrestati supera le 18mila persone, tra i quali vi sono 667 studenti. Secondo i dati di Hrana fino ad oggi vi sono state oltre 1200 proteste, svoltesi in 161 città in tutto il paese.

Il pugno di ferro di Raisi: “Non mostreremo misericordia ai nemici”

Dopo oltre 100 giorni di proteste, esplose dopo l’uccisione di Mahsa Amini, le forze di sicurezza continuano a reprimere gli attivisti. L’atmosfera è sempre più tesa in Iran con giornalieri episodi di brutale violenza. Lo dimostra la morte della 12enne Saha Etebari, uccisa dai proiettili degli agenti di sicurezza iraniani mentre viaggiava in auto con i genitori, durante un controllo al checkpoint di Bastak.

L’Iran non si nasconde più dietro le promesse vuote di riforma e abolizione della polizia morale. Il regime iraniano, infatti, non sembra avere alcuna intenzione di mollare la presa sui manifestanti. È palese dalle parole del presidente Ebrahim Raisi, per il quale le impetuose proteste governative non sono altro che “un disturbo”. Nel corso di una cerimonia Raisi è stato chiarissimo circa la posizione del regime: Non mostreremo misericordia ai nemici.