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Nuova variante Sudafrica, rugby: giocatori delle Zebre Parma bloccati a Città del Capo

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Nuova variante Sudafrica, rugby: 43 giocatori delle Zebre Parma sono bloccati a Città del Capo. L’Italia ha vietato i voli dal Sudafrica. Match annullati così come il rientro.

Nuova variante Sudafrica, rugby: giocatori bloccati

Rinviate a data da destinarsi le partite previste in Sudafrica per il sesto e il settimo turno dello United Rugby Championship (Urc) che avrebbero dovuto essere giocate nei prossimi due fine settimane. La causa è la nuova variante sudafricana che fa paura perché è ancora poco conosciuta con 32 mutazioni.

43 persone tra staff tecnico e giocatori delle Zebre Parma sono bloccati a Città del Capo senza poter rientrare a casa e ovviamente senza aver giocato un minuto delle partite in programma. Il volo delle Zebre Parma è atterrato a Cape Town via Milano e Dubai per sfidare gli Stormers e poi trasferirsi a Durban, sull’oceano Indiano, per affrontare gli Sharks, due delle supersquadre sudafricane che dall’anno scorso fanno parte dell’originaria Celtic Cup che ha via via raccolto squadre gallesi, scozzesi, irlandesi, italiane e infine sudafricane assumendo il nome United rugby championship.

Il presidente Dalai: “Stiamo bene, chiusi in un bolla”

C’è anche il diciannovenne romano Luca Rizzoli bloccato in un hotel del Golden Mile di Città del Capo insieme agli altri rugbysti delle Zebre Parma che per colpa della variante sudafricana del Covid. In queste ore sono arrivati diversi filmati dall’hotel dove risiede la squadra o meglio dove è rinchiusa.

“Siamo al sicuro, chiusi in una bolla, i ragazzi sono tranquilli e voglio innanzitutto rassicurare tutti”. Lo dice Michele Dalai, presidente delle Zebre rugby, anche lui in Sudafrica, al seguito della squadra. “Le Zebre stanno bene – dice Dalai dall’albergo di Città del Capo – siamo chiusi in una bolla siamo solo andati ad allenarci e siamo stati all’aria aperta, con mascherine e tutte le precauzioni necessarie. Qua la situazione è molto tranquilla almeno a vederla da fuori. Per ora rimaniamo nella nostra bolla e aspettiamo di tornare”.

 

 

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