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Migranti, Lampedusa in emergenza: un neonato è annegato. Stop dalla Germania

Migranti, Lampedusa

Migranti, Lampedusa: emergenza totale con troppi sbarchi che mettono in allarme l’intero sistema di soccorsi. Infatti, un neonato di appena 5 mesi è annegato. E dalla Germania arriva lo stop alla solidarietà.

Migranti, Lampedusa in emergenza: un neonato è annegato

Nelle ultime ore è scattata una vera e propria emergenza a Lampedusa: si sono registrati più di 100 sbarchi con oltre 4mila migranti giunti sull’isola. “I numeri sono ancora superiori rispetto a quelli dell’ultima ondata”, ha detto il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, annunciando il dato record che supera i 61 dello scorso mese. “La situazione – ha aggiunto – è veramente drammatica”.

“Da settimane continuo a dire che ormai si tratta di un fenomeno epocale, con numeri non più sostenibili per la nostra isola”, dice il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino.Faccio appello al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a tutto il governo italiano affinché si adottino provvedimenti di urgenza”. “Non si era mai vista una cosa simile – ha concluso Mannino che è in costante contatto con Roma – con decine e decine di barchini scortati o agganciati dalle unità di soccorso davanti al porto. E con i tantissimi che sono riusciti ad arrivare direttamente a Cala Croce o alla Guitgia”. Nell’emergenza ecco anche la tragedia: un neonato di appena 5 mesi è annegato. L’imbarcazione si è rovesciata durante la navigazione, poco prima dell’arrivo dei militari della Capitaneria che hanno salvato tutte le persone finite in acqua ma non sono riusciti a salvare il piccolo. La mamma è minorenne ed originaria della Guinea.

Stop dalla Germania

Intanto, dalla Germania arriva lo stop nei confronti dell’Italia: non sarà attuato più il meccanismo di solidarietà come sembra abbia fatto sapere la ministra degli Interni tedesca Nancy Faeser al governo italiano.

Sul tema migranti è intervenuta poi la premier Meloni: “La politica estera è sempre politica interna. Questo significa affrontare alcuni dei grandi temi irrisolti degli ultimi decenni, come l’immigrazione. Lo dico perché so che molti di quelli che ci hanno votato speravano in risultati immediati, dice Meloni. “Non mi spaventa pagare uno scotto nel breve periodo, perché a me non interessano soluzioni effimere o risposte propagandiste che funzionano sul piano della comunicazione ma durano due mesi per poi tornare al punto di partenza. Voglio risolvere il problema in modo strutturale”, aggiunge.

 

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