Home Facts Manovra, cos’è la norma salva-calcio: tregua fiscale per le squadre di A

Manovra, cos’è la norma salva-calcio: tregua fiscale per le squadre di A

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Manovra, che cos’è la norma salva-calcio? La controversa misura voluta dal patron della Lazio e senatore Claudio Lotito è ricomparsa nella legge di bilancio, nonostante le prime bocciature. Di cosa si tratta esattamente?

Manovra, che cos’è la norma salva-calcio voluta da Lotito?

La cosiddetta norma salva-calcio, proposta dal senatore di Forza Italia e presidente della Lazio Claudio Lotito, ha fatto molto scalpore negli ultimi giorni. Dopo un’iniziale bocciatura, il provvedimento è ricomparso all’interno della manovra finanziaria del Governo Meloni e con ogni probabilità diventerà realtà. Di cosa si tratta esattamente e perché la misura è così controversa? La norma salva-calcio è rivolta a tutte quelle imprese, incluse le società calcistiche, oberate da grossi debiti fiscali accumulati a causa del Covid-19. L’emendamento da la possibilità a queste società di rateizzare le tasse non pagate nei prossimi 5 anni, subendo solo una mora del 3% e senza alcuna sanzione penale o sportiva. Nell’immediato, quindi, verranno a mancare molte entrate allo Stato, creando un buco di quasi un miliardo di euro. Le società sportive, infatti, avrebbero dovuto saldare i propri debiti fiscali entro il 22 dicembre 2022 per evitare sanzioni ed ulteriori interessi.

Le critiche alla norma, bocciata da Giorgetti e Abodi

Secondo fonti vicine al Governo, l’emendamento spinto da Lotito non è stato accolto dall’entusiasmo unanime dei Ministri. In particolare, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti era molto contrario alla norma salva-calcio. Al suo fianco anche il Ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha dichiarato: “Ci sono società virtuose che pagano in maniera puntuale tutti i loro adempimenti. Mentre altre hanno un paradigma gestionale diverso e noi dobbiamo garantire i principi, i valori”. Nonostante i pareri contrari dei due Ministri, l’emendamento è ora parte della legge di bilancio. Una notizia che ha provocato la rabbia del leader di Italia Viva Matteo Renzi, che ha criticato la norma su Twitter ricordando i tagli del Governo a 18app: “Uno schiaffo alla cultura e ai giovani, una marchetta ai presidenti di un calcio pieno di debiti. Noi siamo gli unici a protestare, gli altri tutti zitti.”.