Home Facts Addio a 18app, abrogato il Bonus Cultura per i giovani: dove vanno i fondi?

Addio a 18app, abrogato il Bonus Cultura per i giovani: dove vanno i fondi?

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Stop a 18app, abrogato il Bonus Cultura per i giovani. Un emendamento della maggioranza sopprime la misura che conferiva ai 18enni 500 euro da spendere nel settore culturale. I fondi saranno ridistribuiti: per cosa saranno usati?

Abrogato il Bonus Cultura per i giovani, è stop a 18app

Un emendamento firmato da Fratelli d’ItaliaForza Italia Lega mette fina a 18app. La maggioranza abroga il Bonus Cultura per i giovani, che elargiva 500 euro ai 18enni da spendere in teatri, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre. Il programma di promozione culturale contava oltre 500mila registrati all’anno. Le risorse per la misura, circa 230 milioni di euro, verranno invece ridistribuiti su iniziative a sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura. Tra queste spiccano il Fondo per gli operatori dell’editoria e delle librerie, il Fondo per lo spettacolo dal vivo e il Fondo per il Libro. Le risorse sosterranno, inoltre le attività di rievocazione storica e carnevali.

Proteste e petizioni dal web, Renzi: “Errore tagliare sulla cultura”

La decisione ha innervosito una grossa fascia di giovani, che protesta a gran voce sul web. Molte le petizioni per impedire l’abrogazione del Bonus Cultura, tra cui quella di Italia VivaIl leader del partito Matteo Renzi ha criticato la scelta del Governo di porre fine a 18app: “Per me è un errore gravissimo. Chi crede che tagliare sulla cultura sia un errore firmi e faccia girare questa petizione. Grazie”.

A fargli eco c’è anche Maria Elena Boschi. La deputata ha infatti evidenziato gli effetti positivi del Bonus e il successo della misura anche all’estero: “Il bonus Renzi per i diciottenni (18app) ha aumentato i consumi culturali e ha aiutato molti giovani a essere cittadini consapevoli. Viene copiata in tutta Europa. Cancellarla oggi sarebbe una follia. Chiedo alla Premier Meloni di bloccare questo autogol”.