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Lucio Battisti di cosa è morto: gli eredi vincono la causa contro Sony Music

Lucio Battisti

Lucio Battisti è morto il 9 settembre del 1998 lasciando un grande vuoto nel panorama musicale italiano e non solo. In questi anni si è discusso molto della sua musica tanto da portare allo scontro gli eredi del cantante e la Sony Music.

Lucio Battisti di cosa è morto

Il 9 settembre si ricorda la morte di uno dei più grandi cantautori del panorama musicale italiano: Lucio Battisti. Il cantante, durante un’operazione chirurgica alla colecisti, ha scoperto la la presenza di un linfoma maligno al fegato. Non sono servite le cure e la chemio perché nel 1998 all’età di 55 anni la sua vita si è spenta per sempre ma non la sua musica che continua a vivere nelle vecchie e nuove generazioni. Nella mattina del 9 settembre del 1998 arrivò un breve comunicato della famiglia: “il paziente è deceduto per intervenute complicanze in un quadro clinico severo sin dal suo esordio”.

Gli eredi vincono la causa contro Sony Music

Gli eredi hanno vinto la causa contro la Sony Music che chiedeva un risarcimento di circa 8,5 milioni di euro perché accusati di aver revocato il mandato alla SIAE per l’utilizzo delle opere musicali dell’artista sia online che nelle sincronizzazioni.

A spiegare quello che è successo è stato il legale della famiglia Battisti, Simone Veneziano: “La decisione della Corte milanese è significativa per almeno tre ragioni: in primo luogo, perché un giudice chiarisce, per la prima volta, che i contratti discografici stipulati oltre cinquanta anni fa non consentono, senza adesso il consenso degli eredi degli editori musicali, di utilizzare le registrazioni che incorporano le interpretazioni a suo tempo eseguite né online né per la pubblicità di prodotti commerciali. In secondo luogo, perché l’accoglimento della tesi di Sony Music avrebbe avuto un effetto dirompente nel settore della musica e, segnatamente, in quello dell’editoria musicale (…). In caso di accoglimento della tesi di Sony Music (…) a “comandare” sulle opere musicali non sarebbero più gli autori o gli editori musicali, ma le case discografiche. Chiunque invece sa perfettamente che chi voglia utilizzare, ad esempio in uno spot pubblicitario, una qualsiasi canzone, deve farne richiesta, separatamente, sia al titolare della registrazione, sia all’autore o editore musicale; e sa, ancor meglio, che ciascuno di tali soggetti è assolutamente libero di decidere se, a chi e per quale corrispettivo concedere la licenza. In terzo luogo, perché gli eredi di Lucio Battisti sono stati assolti anche dall’accusa di aver violato, in qualità di amministratori degli editori musicali delle opere musicali di Lucio Battisti, gli obblighi di diligenza nei confronti di Sony Music”.