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Letta contro la Manovra: “Improvvisata e iniqua, scenderemo in piazza”

Letta Manovra

Enrico Letta critica la nuova manovra“Improvvisata e iniqua, pronti a scendere in piazza a dicembre”. Il leader del Partito Democratico non condivide l’entusiasmo di Giorgia Meloni per la nuova legge di bilancio: “È inadeguata”.

Enrico Letta contro la nuova Manovra: “Improvvisata ed iniqua”

Enrico Letta, attuale segretario del Partito Democratico, ha criticato aspramente la nuova manovra finanziaria presentata in conferenza dalla premier Giorgia Meloni. Il leader del PD ha annunciato su Twitter una protesta nelle prossime settimane contro le nuove misure: Sabato 17 dicembre la nostra manifestazione contro una manovra improvvisata e iniqua. Inadeguata rispetto al rischio recessione e all’impennata dell’inflazione. Lo avevamo anticipato nella nostra Assemblea di sabato. Ora, dopo le decisioni di ieri lo confermiamo con ancora più convinzione“.

Le critiche dell’opposizione, Conte: “Giocano con la vita delle persone”

In tanti fanno eco a Letta dall’opposizione. In prima fila c’è Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle che rigetta le nuove disposizioni del governo Meloni sul reddito di cittadinanza: L’esecutivo da settimane gioca con la vita delle persone: un atteggiamento disumano sulla pelle di famiglie che a stento pagano la bolletta e fanno la spesa”. Anche il M5S si prepara a manifestazioni: “Siamo disposti a tutto per arginare questo piano folle, anche a scendere in piazza. Il M5s non permetterà un massacro sociale“.

Critiche alla manovra poi ribadite anche su Facebook“Ci avevano raccontato di essere ‘pronti’, eppure la legge di bilancio si conferma una manovra davvero misera che, incapace di rispondere al disagio del Paese, apre una guerra agli ultimi. Questo Governo ha voluto mostrare i muscoli solo contro una fascia ristretta di popolazione: spaccia vigliaccheria per coraggio, confonde la prudenza con l’ignavia. Vuole togliere al Paese l’unico sostegno che non ha mandato per strada milioni di persone in estrema difficoltà e lavoratori che pagano lo scotto di stipendi da fame che non consentono nemmeno di fare la spesa”.