Home Facts Latina, carabiniere confessa omicidio: la donna lo aveva lasciato

Latina, carabiniere confessa omicidio: la donna lo aveva lasciato

Venezia coppia uccisa coltellate

Un’altra giornata ed un altro fatto di cronaca. Succede a Latina, dove un carabiniere confessa l’omicidio. Responsabile infatti di aver ucciso un direttore d’albergo e ferito una donna a causa della gelosia.

L’8 Marzo, giorno della commemorazione della donna, si apre dunque con una notizia spiacevole.

Carabiniere di Latina confessa omicidio

Quanto successo a Latina lascia tutti sconvolti. Nella tarda serata del 7 Marzo un carabiniere – in servizio presso la stazione CC di Carinola, nel casertano, dall’Agosto del 2022 – ha ucciso un direttore d’albergo e ferito una donna con cui aveva avuto una storia. Lo stesso militare, che si trovava in licenza straordinaria per dei motivi di salute, ha così aperto il fuoco e commesso il crimine.

Catturato poi dalle forze dell’ordine di Latina e Caserta, è stato sopposto ad un interrogatorio nel quale ha confessato il suo “delitto”, prendendosi le proprie responsabilità. Questo lo ha portato ad essere accusato di omicidio e tentato omicidio. Dopodiché i carabinieri sono riusciti a ricostruire la scena. L’uomo, in licenza per gravi motivazioni di salute, nel pomeriggio di Martedì 7 Marzo si è recato – con la propria auto – presso l’Hotel Nuova Suio, che si trova a Castelforte. Una volta giunto sul posto ha sparato ben quattro colpi di pistola, ferendo il direttore dell’albergo. Un proiettile sulla mascella destra e i restanti fra il torace e l’addome. Ciò ha comportato il decesso della vittima. Altri due colpi sono stati poi inflitti alla donna, la sua ex, che presenta gravi condizioni, essendo stta colpita all’addome e intorno al seno sinistro.

Una volta conclusi gli accertamenti, gli investigatori hanno sequestrato l’auto del colpevole, una Ford Focus, sottopenendo al sequestro anche la pistola d’ordinanza. Nell’albergo – chiuso per permettere la perlustrazioni – sono stati rinvenuti una spranga di alluminio, sei bossoli e presi anche i filmati delle videocamere di sorveglianza.

Nell’appartamento del carabinieri sono stati sequestri altri oggetti. Il movente risulta chiaro, seppur ingiustificabile, ovvero quello della gelosia.