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La Russia vuol tagliare il gas all’Italia: rischiamo di rimanere al freddo?

La Russia vuol tagliare il gas

La Russia vuol tagliare il gas all’Italia: sono alcune delle ultime news del conflitto Ucraina-Russia. Da Mosca un nuovo cessate il fuoco a partire dalle 8 di stamattina. Nuovi corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili verso l’Ucraina occidentale. Intanto continuano i bombardamenti e arrivano nuove minacce.

La Russia vuol tagliare il gas all’Italia

La Russia potrebbe tagliare le forniture di gas all’Europa. Lo ha annunciato il vice primo ministro russo Aleksandr Novak. “In relazione alle accuse infondate ai danni della Russia per la crisi energetica in Europa e all’imposizione di un divieto al Nord Stream 2, abbiamo tutto il diritto di assumere decisioni corrispondenti e imporre un embargo al gas inviato attraverso il gasdotto Nodr Stream 1”. 

Dunque, anche l’Italia rischia di vedere ridotte le forniture di gas dalla Russia. Non è una sorpresa viste che dolo le sanzioni economiche inflitte proprio alla Russia, so aspettava una controffensiva.

Rischiamo di rimanere al freddo?

Dunque, se dalle minacce si dovesse passare ai fatti, l’Italia si ritroverebbe un grosso problema: la crisi energetica. L’Italia importa gran parte del gas di cui ha bisogno proprio dalla Russia (43,3%) e il resto da una serie di altri Paesi, come AlgeriaLibiaQatar e Norvegia. L’Italia da sola, per sé, produce meno del 10%.

Così Mario Draghi aveva provato a rassicurare gli italiani: “L’Italia importa circa il 95% del gas che consuma e oltre il 40% proviene dalla Russia – aveva detto il presidente del Consiglio in un’informativa al Senato  – Nel breve termine, anche una completa interruzione dei flussi di gas dalla Russia a partire dalla prossima settimana non dovrebbe comportare problemi”.

L’Italia – ha continuato Draghi – ha ancora 2,5 miliardi di metri cubi di gas negli stoccaggi e l’arrivo di temperature più miti dovrebbe comportare una significativa riduzione dei consumi da parte delle famiglie. La nostra previsione è che saremo in grado di assorbire eventuali picchi di domanda attraverso i volumi in stoccaggio e altra capacità di importazione”.

Secondo il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli, che ha parlato a Fanpage.it, “le scorte di gas basterebbero per alcuni mesi, poi non saremmo in grado di sopportare l’interruzione del flusso dalla Russia. Non solo l’Italia, ma anche il resto d’Europa e gli Stati Uniti. Se si bloccassero i flussi di petrolio e gas da Mosca potremmo andare avanti per tre o quattro mesi, poi dovremmo cominciare a tagliare”. Dunque, l’Italia nel lungo periodo dovrà trovare una soluzione e alternativa altrimenti si rischia davvero di rimanere al freddo.