Home Facts Julia Baird, chi è l’autrice e sorella di John Lennon

Julia Baird, chi è l’autrice e sorella di John Lennon

Julia Baird

Julia Baird è autrice di libri e sorella del famoso cantante John Lennon. Nel corse della sua vita, anche professionale, si è dedicata a raccontare la vita e la musica del fratello.

Julia Baird, chi è

Julia è la seconda figlia di Julia Stanley, dopo John Lennon. Julia Dykins avrebbe cominciato a frequentare il fratellastro, famoso cantante, John Lennon solo a partire dall’età di 4 anni, nel periodo in cui John riprese i contatti con la madre. Julia ricorda John come un buon fratello, che rimaneva a dormire a casa di sua madre (dormiva nel suo letto e lei doveva trasferirsi da sua sorella minore), li portava a fare una passeggiata nel parco o faceva scherzi su di loro. Sua madre Julia Stanley Lennon, invece, il 15 luglio 1958 viene travolta e uccisa da un’auto

Julia ha sposato nel 1968 Allen Baird, con il quale si trasferì a Belfast, e da cui avrebbe adottato il cognome. Con lui ebbero tre figli, ma divorziarono nel 1981. Baird ha scritto il libro “John Lennon, My Brother” con Geoffrey Giuliano; e ha smesso di lavorare nel 2004 per scrivere “Imagine This – Growing up with my brother John Lennon”, che nel 2009 è stato adattato nel film Nowhere Boy.

Sorella di John Lennon

A proposito del fratello John Lennon, Julia Baird aveva dichiarato in un’intervista a La Repubblica: “Perché mi chiede di John Lennon? Io conoscevo John. Solo John. Per Julia Baird, quel fratello così famoso erano due gemelli diversi: “John era il ragazzino che giocava e scherzava con me. Lennon la star del resto del mondo”.

Oggi, Julia Baird nata Dykins vive poco fuori Liverpool. Continua a raccontare la voce e la vita del suo amata e famoso fratello John. E ancora un aneddoto sul rapporto con il fratello: “Compiuti 14 anni però veniva sempre più spesso da noi, a trovare nostra madre Julia. Io allora dormivo con mia sorella Jackie per fargli spazio. Eravamo bambini, mangiavamo dolci. Anni dopo, ci portava i suoi primi singoli, li ascoltavamo insieme. Ricordo che apprezzai molto Norvegian Wood o Please Please Me, ma quando nel novembre del ’62 si presentò con Love Me Do io esclamai: “Tutto qui?”. Scoppiammo a ridere. Ci divertivamo ma non era facile, soprattutto per John, senza un padre, e con una madre che non poteva vedere”