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Garlasco, chi era Chiara Poggi: tomba, Alberto Stasi, genitori, cugine Cappa

Chi era Chiara Poggi

Chiara Poggi era la giovane fidanzata di Alberto Stasi trovata morta insanguinata nella sua abitazione di Garlasco.

Chi era Chiara Poggi: biografia e genitori

Chiara Poggi, nata il 31 marzo del 1981 sotto il segno zodiacale dell’Ariete, era una giovane impiegata trovata morta nella sua abitazione di Garlasco (Pavia), un piccolo comune di oltre novemila abitanti. Il giorno in cui Chiara è stata trovata senza vita era il 13 agosto del 2007, quando Chiara aveva solo 26 anni. Cresciuta nel piccolo paesino lombardo dai suoi genitori Giuseppe Poggi e dalla mamma Rita Preda, erano assenti da casa il giorno dell’omicidio della figlia i due erano in vacanza in montagna assieme al loro altro figlio, Marco.

Tomba

Chiara Poggi è sepolta presso la cappella del cimitero di Pieve Albignola, paese sulle sponde del Po tra Sannazzaro e Pavia.

Le cugine Cappa

Le cugine Cappa, che erano state per un periodo tenute d’occhio dagli inquirenti nei primi periodi dell’indagine, sono Paola e Stefania Cappa, due sorelle gemelle cugine di Chiara Poggi. Figlie di un noto avvocato della zona. Nei primi momenti fece particolarmente parlare una fotografia che le ritraeva tutte e tre assieme vestite di rosso, poi rivelatasi un fotomontaggio. Chiara infatti, in quella foto, era in accappatoio, mentre le due indossavano vestiti eleganti. Paola e Stefania avevano affermato, ai media, di aver creato quella foto per avere qualcosa che le raffigurasse tutte e tre assieme.

Alberto Stasi

Il fidanzato di Chiara Poggi era Alberto Stasi, all’epoca studente della Bocconi nella facoltà di economia. Alberto è nato a Sesto San Giovanni, il 6 luglio del 1983. Quando il corpo della fidanzata Chiara Poggi venne ritrovato in un lago di sangue, la famiglia all’inizio pensava che Stasi fosse innocente e la stessa mamma di Chiara lo aveva pubblicamente difeso. Alberto Stasi tuttavia, dopo essere stato assolto per ben due volte, è stato giudicato colpevole da una sentenza della Cassazione e condannato a 16 anni di carcere da scontare nel carcere di Bollate (in provincia di Milano).

Gli avvocati della difesa di Stasi, nel 2020, avevano presentato l’istanza di revisione della sentenza ma è stata rigettata.